Medico italiano premiato negli Usa
per i suoi studi sul piede diabetico
È italiano il medico al quale è stato assegnato il prestigioso premio Paul Brand Memorial Lectureship 2016, riconoscimento internazionale conferito a chi maggiormente si è contraddistinto nel salvataggio degli arti colpiti da diabete mellito e per il contributo nell’innovazione e nel miglioramento degli interventi. Durante la DesertFoot Conference tenutasi a Phoenix, il professor Luca Dalla Paola, responsabile dell’unità operativa trattamento piede diabetico di Maria Cecilia Hospital e dell’Ospedale San Carlo di Nancy, è salito sul palco accompagnato dagli applausi dei più importanti esperti del settore, giunti per l’occasione nella città dell’Arizona.
Un premio che rilancia l’Italia, e il medico nello specifico, come eccellenza medico scientifica nel trattamento della patologia del piede diabetico.
“Il 6,2% della popolazione italiana – spiega il professor Luca Dalla Paola – è affetto da diabete mellito; di questi, circa il 15% svilupperà un evento ulcerativo a carico del piede. L’ulcerazione del piede è considerata la prima causa d’amputazione del piede nella popolazione diabetica. Soltanto in centri altamente specializzati e riconosciuti è possibile avere e affrontare un terapia che riduce in maniera estremamente significativa il numero delle amputazione. L’obiettivo è ridurre la pratica delle amputazioni. Più del 60% delle amputazioni non traumatiche nel mondo occidentale vengono eseguite nella popolazione diabetica. Negli ultimi vent’anni c’è stato un miglioramento delle conoscenze che ha permesso di aumentare gli arti salvati, questo grazie al miglioramento della componente infettiva, della chirurgia routinaria e delle tecniche di rivascolarizzazione”.
Per il professor Luca Dalla Paola parlano i numeri. Oltre ad aver dedicato più di vent’anni del suo percorso professionale in questo settore, nella struttura in cui opera, Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Prevalenza del diabete mellito in Emilia Romagna 5.5%), il professor Dalla Paola effettua ogni anno più di mille interventi su pazienti provenienti da tutta Italia con una percentuale di salvataggio d’arto nella popolazione trattata e seguita superiore al 90-95%.
Inoltre all’ Ospedale San Carlo di Nancy di Roma, dove il medico effettua l’attività ambulatoriale, con centro dedicato e ultraspecializzato – 6,5% prevalenza di diabete mellito nel Lazio – ciò significa essere più vicini a pazienti e familiari fornendo un setting di cura dedicato.
“Il nostro approccio al trattamento di questa patologia è chirurgico e multidisciplinare – specifica il professor Luca Dalla Paola – Siamo convinti che con un aggressivo trattamento in sala operatoria delle complicanze sia infettive sia vascolari di questa patologia siamo in grado di salvare la maggior parte dei casi clinici. Questo è possibile però adottando una strategia di integrazione tra le diverse competenze che comprenda la prevenzione, l’educazione sanitaria del paziente e dell’equipe sanitaria, nonché il trattamento multidisciplinare delle lesioni ulcerative. Solo così i percorsi di cura possono essere efficaci e brevi”.
Il piede diabetico è la patologia invalidante che colpisce i soggetti diabetici. Il diabete, infatti, può causare la stenosi (restringimento) o occlusione delle arterie degli arti inferiori riducendo in modo critico l’apporto di sangue e ossigeno alle estremità. Se non si dovesse intervenire la conseguenza è il continuo peggioramento del quadro clinico che può arrivare fino all’amputazione, più o meno estesa, dell’arto malato.