Amici “elisir di salute”: battono
i parenti e rendono più felici
Buontemponi come i protagonisti di ‘Amici miei’ o disinibiti come il quartetto di ‘Sex and the City’, gli amici si rivelano un ‘elisir di salute’. Sono infatti capaci di renderci felici e farci stare bene, e questo ben più dei familiari. Almeno stando a una ricerca condotta dal team di William Chopik, della Michigan State University, pubblicata su ‘Personal Relationships’. “Gli amici rappresentano una scelta consapevole. Le relazioni familiari possono essere serie, negative e monotone”, dice Chopik alla stampa anglosassone.
Il team ha analizzato due studi: il primo ha monitorato circa 300.000 persone tra i 15 e i 99 anni, da oltre 90 Paesi. Questo lavoro ha mostrato che le persone che danno più valore all’amicizia sono anche più sane e felici, soprattutto con il passare degli anni. Il secondo studio ha usato i dati di una ricerca americana su 7.481 persone over 50. In questo caso i ricercatori hanno indagato sul rapporto dei soggetti con i loro amici, monitorando poi il loro stato di salute nei successivi sei anni.
Ebbene, quando le amicizie sono state giudicate stressanti, le persone riferivano poi un tasso più elevato di problemi di salute, dal diabete alle cardiopatie. Quando invece gli amici erano definiti attenti e di sostegno, le persone invecchiando erano più sane. Molte amicizie, fra l’altro, sono state definite un sostegno dai protagonisti dello studio.
E la famiglia? E’ risultata avere una piccola influenza sulla salute e sul benessere individuale, ma non al livello di quella degli amici. I ricercatori sottolineano che il messaggio non è quello di ignorare la nostra famiglia. Ma bisogna sapere che, a quanto pare, alla lunga gli amici ci fanno stare meglio. “Con gli amici sei più incline a condividere delle attività – spiega Chopik – Puoi confidare le cose agli amici e loro sono meno critici e inclini a esprimere giudizi. C’è una certa distanza, che fornisce un livello” di sincerità.
Nel corso della vita, poi, le amicizie stesse sono messe a dura prova: convivenze, matrimoni e figli possono incidere su legami anche di vecchia data. Per Chopik si passa così facilmente da cinque o sei amici a due o tre. Ebbene, coltivare amicizie di qualità nel corso della nostra vita è benefico, dice Chopik al ‘Guardian’, aumenta l’autostima e contrasta lo stress. Ma noi tendiamo naturalmente a perdere le amicizie con non vanno bene per noi, o sono superficiali. Insomma, anche nell’amicizia vale il detto ‘pochi ma buoni’.
(Fonte: Adnkronos)