Salvato da un melanoma maligno
dopo un controllo in farmacia
Salvato da un melanoma maligno dopo un controllo in farmacia. È accaduto a Jesi, dove Vincenzo Moretti, ingegnere elettronico 53enne, insospettito da un neo che, negli anni, era diventato sempre più grosso, ha scoperto grazie ad un controllo, che in realtà si trattava di un melanoma maligno da rimuovere con urgenza.
L’esito, in un referto molto conciso in cui si evidenziava la necessità “di visita immediata” e la “possibilità di melanoma”, ha permesso all’uomo di intervenire tempestivamente. Nei giorni scorsi, il paziente si è così sottoposto alla prima parte di operazione chirurgica, exeresi chirurgica del nevo. L’operazione, ad opera del dermatologo di fiducia del paziente, si è rivelata necessaria e urgente.
“Era dal 2011 che un neo nel braccio sinistro ha iniziato ad insospettirmi – ha raccontato in una nota l’ingegner Moretti – in quanto prima d’ora non c’era. Non avevo dato però importanza alla sua presenza, ma di anno in anno il neo diventava sempre più grande e sempre più brutto alla vista. Da color marrone era diventato violaceo e la sua forma sempre più sproporzionata. Spesso mi promettevo di fare una visita dermatologica, ma per pigrizia, per paura di avere cattive notizie e per le lunghe liste d’attesa per una visita dermatologica ospedaliera, ho sempre rimandato l’appuntamento con uno specialista”.
“Lo scorso maggio, esattamente sei anni dopo, – prosegue l’uomo – mi sono casualmente imbattuto sulla scritta ‘controllo nei’ della farmacia Martini e senza pensarci troppo sono entrato. In pochi minuti i farmacisti Michele Brutti e Gaetano Martini, hanno fotografato il neo e inviato la fotografia, scattata in epiluminescenza al centro specializzato per aver un esito. Dopo 48 ore ho ricevuto una telefonata dalla farmacia. Era un lunedì mattina. Saputo l’esito dell’esame, non ho perso tempo e ho contattato immediatamente una dermatologa di mia conoscenza e il giovedì successivo già mi stavo sottoponendo agli accertamenti ulteriori per poter effettuare l’operazione chirurgica”.
“Il mio appello, dato che sono sempre stata una persona attenta alla prevenzione, – prosegue Moretti – è di imparare ad osservare il proprio corpo e non sottovalutare ciò che ci inizia ad insospettire. Sono sempre premuroso nei confronti della mia salute, ma stavolta non ho approfondito subito. Mi reputo fortunato perché, anche se ho aspettato troppo prima di farmi controllare, sono arrivato quasi in tempo: poteva andar peggio”.