Tiroide, disturbi confusi con stili di vita
frenetici per una donna su due
Disturbi della tiroide spesso confusi con stili di vita frenetici. È quanto emerge da un’indagine internazionale commissionato da Merck in collaborazione con la Thyroid Federation International (Tfi), che rivela come molte donne associno i sintomi quali il cambiamento di peso, l’irritabilità, l’ansia, l’insonnia e l’eccessiva stanchezza ai loro stili di vita frenetici, non rendendosi conto che un disturbo della tiroide potrebbe essere la causa sottostante.
Dai risultati dell’indagine, che ha coinvolto le donne di sette Paesi differenti, è evidente la tendenza ad associare abitudini e scelte di vita a sintomi che potrebbero essere invece causati da un disturbo della tiroide: circa la metà (49%) delle intervistate ha dichiarato di aver attribuito la causa del proprio stato d’inquietudine o della difficoltà a dormire allo stile di vita scelto, mentre il 40% ha dato a quest’ultimo la colpa della sensazione di depressione, stati d’ansia e stanchezza. Sintomi come incapacità di concentrazione (29,6%), difficoltà a rimanere incinta (30%), intestino pigro e costipazione (29%) non sono stati comunemente associati ai disturbi della tiroide dalle intervistate.
La tendenza a considerare responsabile lo stile di vita potrebbe essere ulteriormente evidenziata dal fatto che quasi un quarto (23%) delle donne ricorda di aver raccontato a un amico o ad una persona cara di aver accettato la sensazione di essere depressa, ansiosa o irritabile come parte della vita, mentre il 19% delle intervistate avrebbe detto di accettare di sentirsi stanca o fiacca ogni giorno.
“I risultati dell’indagine – osserva Ashok Bhaseen, presidente della Tfi – evidenziano un’importante ragione per la quale milioni di persone vivono la loro esistenza senza che sia loro diagnosticato o trattato un disturbo della tiroide, con conseguente scarsa qualità della vita. Ciò rivela che i disturbi della tiroide possono essere la causa che si nasconde dietro i sintomi che molti di noi attribuiscono al frenetico stile di vita di oggi. Speriamo che questo incoraggi più persone a parlare con il proprio medico piuttosto che accettare i sintomi come parte ordinaria della vita quotidiana”.
In occasione della presentazione dell’indagine, inoltre, Merck ha lanciato il sito ‘Non sei tu. È la tua tiroide’ (thyroidaware.com/it). Nel sito sono disponibili una brochure e un quiz interattivo che mostrano le idee sbagliate sui sintomi dei disturbi della tiroide e fornisce informazioni per aiutare le persone a comprenderli meglio.
(Fonte: Adnkronos)