Alcol, un genitore su tre
permette ai figli di bere in vacanza
In Italia un genitore su tre (32%) lascia bere alcol ai figli durante le vacanze. È quanto emerge da un sondaggio condotto dal motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, che sottolinea come durante le ferie i genitori diventino più permissivi, tanto da concedere ai bambini di bere alcolici con la scusa della vacanza. Il sondaggio ha interessato 3 mila genitori con almeno un figlio di età inferiore ai 16 anni (500 italiani e altrettanti spagnoli, britannici, tedeschi, portoghesi e francesi). A tutti gli intervistati è stato chiesto se i figli avessero più libertà dalle regole imposte durante il resto dell’anno. Il 74% dei genitori ha risposto di sì, spiegando che “la vacanza vale per tutti”, mentre il 26% si è detto fermamente contrario ad “allentare il controllo”.
Secondo il sondaggio, l’età media in cui i genitori permettono ai figli di assaggiare per la prima volta bevande alcoliche è 12 anni. Vanno per la maggiore gli ‘alcopop’, ossia le bevande con una certa percentuale, di solito intorno al 5%, di alcol forte (37%); spritz o bellini (32%); birra (25%). Solo il 2% degli intervistati ha ammesso di aver fatto provare ai bambini anche i superalcolici. La ragione più comune per tutti è stata che “per una volta non succede niente”. In un confronto a livello europeo, i ragazzini italiani bevono alcol per la prima volta a 12 anni; i portoghesi e i britannici a 13, i tedeschi a 14. Più precoci sono gli spagnoli, 10 anni, e ancor di più i francesi, 7.
Tra le più comuni libertà concesse ai figli in vacanza dal 74% dei genitori intervistati si trovano ‘andare a letto più tardi’ (88%); ‘giocare e passeggiare lontano dalla vista dei genitori, con altri bambini e le loro famiglie’ (65%); ‘mangiare quello che si vuole, quando si vuole’ (54%); ‘ricevere qualche regalo in più, senza sentirsi rispondere dagli adulti che certe cose non si possono comprare’ (46%).
(Fonte: Adnkronos)