Insetti da mangiare anche in Italia?
Dal 2018 regole più semplici
La Svizzera, dalla prossima settimana, sarà il primo Paese europeo ad avere sugli scaffali del supermercato cibo composto da insetti destinati all’alimentazione. Una decisione che la nazione elvetica, che non rientra nell’Ue, ha potuto deliberare in autonomia “senza dover rispettare le direttive comunitarie dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa)”, spiega all’AdnKronos Salute Bruno Scarpa, direttore dell’Ufficio alimenti particolari, integratori e nuovi alimenti del ministero della Salute.
“I cosiddetti ‘novel food’, o nuovi alimenti, nei quali rientrano anche gli insetti a scopo alimentare – specifica Scarpa – sono disciplinati in Europa fin dal 1997 tramite il Regolamento 258, che stabilisce il principio in base al quale un prodotto non può essere immesso sul mercato ‘se non è stato utilizzato in misura significativa per il consumo umano nella Comunità prima del 15 maggio 1997’. Tale Regolamento, che all’inizio serviva per gestire gli Ogm, disciplinati ad hoc successivamente, presentava delle criticità che verranno migliorate grazie al nuovo decreto che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2018, il 22/83, che lo sostituisce e attualizza”.
Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento, precisa tuttavia l’esperto, non significa che automaticamente in Italia dal 2018 gli insetti saranno sugli scaffali dei supermercati come in Svizzera.
“Ad oggi – ricorda Scarpa – se qualcuno vuole commercializzare novel food in Europa, deve applicare la normativa che prevede una valutazione dello Stato membro, per la quale è richiesto un ulteriore parere dell’Efsa, che provvede poi a trasmettere una relazione agli altri Stati membri per raccogliere eventuali osservazioni o obiezioni motivate. Il richiedente è tenuto a rispondere alle obiezioni; i nuovi dati prodotti sono di nuovo valutati e, se non ritenuti sufficienti, si acquisisce il parere dell’Efsa. L’atto finale è una decisione di autorizzazione, oppure di diniego, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità europea”.
“Con il nuovo Regolamento sostanzialmente non cambia nulla in termini di sicurezza per i cittadini – evidenzia l’esperto del ministero – ma si va a semplificare e aggiornare l’iter normativo che non sarà più delegato all’autorità competente del singolo Stato comunitario. Se l’Efsa non esprime dubbi sulla sicurezza, il novel food potrà essere immesso in commercio senza passare attraverso il Comitato di approvazione degli altri Stati membri. Il nuovo Regolamento, sostanzialmente, risponde a una esigenza di standardizzazione che con il vecchio decreto si è rivelata difficilmente attuabile nel tempo”.
Il commercio di cibi a base di insetti in Italia, dunque, è uno scenario probabile in futuro? “È impossibile al momento fare previsioni sulla tempistica di questo scenario – risponde Scarpa – ma se questo accadrà significa che il vaglio di sicurezza dell’Efsa sarà stato superato, e che tutte la valutazioni degli standard igienico-sanitari saranno conformi a quelli richiesti, previa una richiesta di autorizzazione corredata da una documentazione dettagliata”.
(Fonte: Adnkronos)