Uova contaminate, in Italia altri due campioni positivi al fipronil
Altri due casi di uova contaminate dal fipronil, l’insetticida moderatamente tossico e vietato da utilizzare negli animali destinati al consumo alimentare. Lo comunicano i carabinieri del Nas spiegando le attività di controllo, “attualmente in piena fase esecutiva sull’intero territorio nazionale, hanno evidenziato due ulteriori positività di uova contaminate per presenza della sostanza insetticida denominata fipronil rispetto a quelle già comunicate dal ministero della Salute”.
ANCONA e VITERBO – I due casi di positività al fipronil sono state rilevate in uova prodotte da due allevamenti ad Ancona e Viterbo. I carabinieri per la Tutela della Salute hanno sequestrato 6mila uova e 12mila galline ad Ancona, mentre a Viterbo 32mila uova destinate all’alimentazione zootecnica e 53mila destinate all’alimentazione umana.
LA CONTAMINAZIONE – Per le uova al fipronil in Italia “è plausibile l’ipotesi di una contaminazione accidentale” ha affermato il comandante dei Nas, generale Adelmo Lusi, facendo il punto dei controlli eseguiti finora. Al momento, ha precisato, sono allo studio diverse ipotesi di indagine.
LE INDAGINI – Non è esclusa la possibilità che, in passato, una forma di disinfezione delle aree dove sono tenuti gli animali possa aver lasciato residui che oggi si ritrovano nell’ambiente. Ma si indaga anche sul sistema di alimentazione degli animali, che potrebbe avere dei risvolti illegali.
I MANGIMI – “Si tratta di ipotesi – ha tenuto a puntualizzare Lusi – che non abbiamo ancora avuto occasione di verificare”. In ogni caso, “campionamenti dei terreni su cui vivono gli animali sono stati fatti. E vengono campionati anche i mangimi”.
LE DENUNCE – Cinque o sei persone sono state denunciate ad oggi in Italia nell’ambito dei controlli, per 7 casi di contaminazione rilevati, ha riferito il comandante dei Nas.
I SEQUESTRI – Il Nucleo dei carabinieri della Salute, anche congiuntamente alle Asl, ha effettuato 253 ispezioni in allevamenti, centri di distribuzione e lavorazione delle uova, industrie e laboratori di prodotti dolciari, salse e paste all’uovo, sequestrando cautelativamente oltre 91mila chili di uova e ovoprodotti, di cui 106 kg con implicazione penale. Al momento si attendono le risposte per 107 campioni inviati agli Istituti zooprofilattici di Teramo e Roma.
UOVA SICURE – “Le uova italiane sono sicure, ci si può fidare” ha detto poi il generale Lusi. “Le uova italiane sono sane: vengono controllate inizialmente dallo stesso produttore e successivamente dalle aziende che acquistano queste uova prima dell’immissione in commercio”, ha assicurato, sostenendo che “si può stare tranquilli quando si acquistano uova su cui sono impressi i dati di nazionalità, data di deposizione e addirittura dell’allevamento da cui l’uovo proviene. Direi che ci possiamo fidare”.
LE PERCENTUALI – Inoltre, “per quanto riguarda l’attuale contaminazione da fipronil – ha precisato il comandante dei Nas – le percentuali rilevate fino ad oggi sono bassissime e il fatto stesso che siano state rilevate va al merito della eccellenza degli Istituti che eseguono questi controlli”.
I PRECEDENTI – Due campioni al fipronil in Italia erano stati scoperti dopo le prime analisi degli istituti zooprofilattici del Belpaese su 114 dei campioni raccolti nell’ambito dell’attività di monitoraggio per la ricerca di eventuali contaminazioni su uova, prodotti derivati e alimenti che li contengono. A darne notizia è stato il ministero della Salute che parla di ulteriori accertamenti in corso sui due positivi, per individuare le cause della contaminazione.
I campioni positivi arrivano da un piccolo laboratorio artigianale di pasta all’uovo in provincia di Roma e da uno stabilimento di uova in provincia di Ancona. A spiegarlo all’AdnKronos Salute è Giuseppe Ruocco, direttore generale della Sicurezza alimentare del ministero della Salute, che però rassicura: “Si tratta di campioni risultati irregolari ma il dosaggio rilevato è molto lontano dalle dosi tossiche e i necessari provvedimenti urgenti cautelativi a tutela dei cittadini sono già stati presi dagli enti competenti”.
(Fonte: Adnkronos)