Perché abbiamo sete?
Nuove risposte in uno studio
È un’emozione primordiale, un istinto cruciale per la sopravvivenza: la sete. Ma come e dove nasce questa sensazione che spinge a bere acqua quando il nostro organismo ne ha bisogno? Un team di scienziati in Usa ha scoperto i neuroni che la governano, una sorta di centralina che sembra giocare un ruolo diretto. Studiando i topi, gli esperti hanno osservato che l’attività di un gruppo di neuroni diminuiva quando i roditori consumavano più acqua. Già ricerche precedenti suggerivano che una certa regione del cervello, il nucleo preottico mediano, contribuisce alla sensazione di sete, ma gli esatti meccanismi sottostanti con cui avviene sono rimasti in gran parte sconosciuti.
Per ottenere una migliore comprensione della ‘macchina’ della sete nel cervello, William Edward Allen dell’università di Stanford e colleghi hanno analizzato l’espressione di Rna all’interno del nucleo preottico mediano di topi che erano stati privati di acqua per 48 ore, identificando un cluster di neuroni eccitatori. A questo punto, si legge su ‘Science’, i ricercatori hanno usato l’optogenetica per inibire questi neuroni, e i topi hanno ridotto il loro consumo di acqua. Al contrario, la fotoattivazione dei neuroni in animali sazi di acqua li ha spinti ad aumentarne lo stesso il consumo.
Osservando poi i roditori formati per premere una leva per accedere all’acqua, gli scienziati hanno ipotizzato anche che l’attività dei neuroni del nucleo preottico mediano sembra adattarsi all’assunzione di acqua. Gli autori dello studio hanno anche individuato i modi in cui i neuroni della sete sono collegati a una varietà di altre regioni del cervello, che potrebbero tradurre questo impulso in azioni specifiche dirette.
(Fonte: Adnkronos)