Allarme pomfi nei bimbi,
è la zanzara tigre ancora attiva
Mamme romane allarmate per un fenomeno al quale, a detta degli esperti, ci dobbiamo abituare: la puntura di insetti anche in autunno e addirittura inverno. Sono numerose le segnalazioni, sui gruppi Facebook dedicati ai bambini, di piccoli sulla cui pelle sono comparsi grossi pomfi, con un puntino rosso al centro, che danno luogo a forte prurito e gonfiore, spesso infettandosi e richiedendo la somministrazione di antibiotici. Manifestazioni cutanee provocate dal ‘morso’ non di chissà quale misterioso insetto, “bensì della zanzara tigre, che ormai da oltre 10 anni si è adattata al nostro ambiente urbano, sopravvive ed è molto attiva anche col freddo”. Parola di Luigi Gradoni, direttore del Reparto di malattie trasmesse da vettori e sanità internazionale dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
“In un 20-30% dei casi – spiega l’esperto all’Adnkronos Salute – la zanzara tigre o Aedes albopictus provoca in chi viene punto una reazione violenta, con pomfi anche abbastanza estesi al centro dei quali appare un puntino rosso, che li differenzia dalle stesse manifestazioni cutanee che avvengono però a causa di un’allergia da contatto. Questi pomfi durano comunque poco, regrediscono abbastanza facilmente e possono essere trattati con prodotti a base di istamina”, tranne nei casi, seppur rari, in cui per il troppo grattarsi la pelle si infetta e risulta necessario assumere antibiotici, come accaduto ad alcuni bambini le cui mamme preoccupate chiedono consiglio alle ‘colleghe’ sui social media.
“In questo periodo, in ambiente urbano – aggiunge Gradoni – ormai solo la zanzara tigre può pungere: i flebotomi non ci sono, la zanzara comune (Culex pipiens) pur essendo ‘nostrana’ si è adattata meno e si riduce moltissimo d’inverno. La più versatile fra questi insetti è la zanzara tigre, che ha trovato nelle nostre città microambienti che vanno benissimo per riprodursi e riposare, come le micro-raccolte d’acqua, o i tombini. Pungono continuamente, preferibilmente di giorno e fino al crepuscolo. E gli ambienti frequentati dai bambini come le scuole o altri posti chiusi, facilitano le punture”.
Nessun allarme per ‘insetti misteriosi’, dunque, né tantomeno legato all’epidemia estiva di Chikungunya nella zona di Anzio e di Roma, completamente rientrato: “Le epidemie di virus importati dall’estero sono escluse – conclude l’entomologo – perché la densità generale delle zanzare si riduce moltissimo e così la probabilità statistica che possa verificarsi un evento del genere. Ma in certi microambienti la zanzara tigre rimane molto fastidiosa”.
(Fonte: Adnkronos)