I giovani con chili di troppo
sono più a rischio di infertilità
Le nuove generazioni sono minacciate dai chili di troppo. Un’insidia che rischia di comportare ulteriori pericoli. “Il giovane obeso è a rischio di infertilità e ipogonadismo. Abbiamo infatti individuato un nuovo meccanismo responsabile di queste manifestazioni cliniche: il tessuto adiposo è una trappola per il testosterone”. Parola di Carlo Foresta, ordinario di Endocrinologia all’Università degli Studi di Padova, che ha illustrato la ricerca dell’ateneo padovano al Castello Carlo V a Lecce, dove fino al 2 dicembre la Fondazione Foresta Onlus, l’Università del Salento, l’Università di Padova e l’Asl di Lecce organizzano un convegno sulle alterazioni endocrino sessuali dei giovani maschi, l’infertilità e le conseguenze delle malattie sessualmente trasmesse.
“Se la tendenza osservata continuerà – avverte l’endocrinologo – nel 2022 ci saranno più bambini e adolescenti obesi che moderatamente o severamente sottopeso”. I ricercatori del team di Foresta hanno valutato gli effetti dell’obesità sullo sviluppo testicolare e sulle conseguenze generali collegate a una alterazione della produzione degli ormoni del testicolo. Da uno screening effettuato su una popolazione di 2.019 giovani maschi tra i 18 e 20 anni, è stata confermata una prevalenza di obesità di circa il 17%. Le valutazioni cliniche di un’alterazione della funzione gonadica hanno dimostrato che in pratica questi ragazzi subiscono una sorta di trasformazione fisica: una significativa riduzione del volume testicolare nel 29% dei casi, contro un 15% dei coetanei normopeso; una riduzione della lunghezza del pene, di circa 8 mm inferiore rispetto ai normopeso; una riduzione di circa il 30% della concentrazione degli spermatozoi rispetto ai normopeso; un aumento in altezza di circa 2 cm rispetto ai normopeso.
“Elementi importanti: abbiamo registrato una variazione delle misure antropometriche nei giovani obesi”, dice Foresta all’AdnKronos Salute. I risultati di questo screening confermano un importante coinvolgimento dello sviluppo testicolare nei giovani taglia XL, pertanto i ricercatori dell’Università di Padova hanno studiato in vitro possibili meccanismi che determinano le alterazioni della funzionalità testicolare nell’obesità. Attraverso studi in vitro su cellule adipose ottenute da soggetti magri e soggetti obesi, i ricercatori hanno dimostrato che nel tessuto adiposo dell’obeso “si accumulano concentrazioni molto elevate di testosterone, che vengono sottratte alla quota di testosterone circolante, determinando pertanto una caduta delle concentrazioni plasmatiche di questo ormone”.
Inoltre, i ricercatori hanno individuato che nelle cellule adipose del soggetto extra large è presente una aumentata espressione dell’enzima aromatasi che trasforma il testosterone in estrogeno. Un aumento “che ha delle manifestazioni cliniche, contrapponendosi all’attività degli androgeni”. Non solo. “Tutto questo ci dice che la sola somministrazione del testosterone non basta negli adolescenti obesi: occorre ridurre di pari passo il tessuto adiposo che rischia di intrappolare questo ormone”, conclude Foresta.
(Fonte: Adnkronos)