Diploma o laurea? Scoperti geni
legati al livello d’istruzione
Ti sei fermato al diploma o hai accumulato lauree e master? A fare la differenza potrebbe essere (anche) il Dna. Un gruppo di ricerca internazionale, fra cui i ricercatori dell’Università del Colorado a Boulder e dell’University of Southern California, ha identificato oltre 1.200 varianti genetiche associate al livello di istruzione scolastica, sviluppando inoltre un “punteggio poligenico” capace di spiegare oltre l’11% della variazione nel livello scolastico individuale.
Risultati ottenuti grazie a un mega-studio su oltre 1,1 milioni di partecipanti provenienti da 15 Paesi: il lavoro, pubblicato su ‘Nature Genetics’, è tra i più vasti studi di genetica umana condotti fino ad oggi. Secondo gli autori, i dati gettano nuova luce sul ruolo della genetica nell’influenzare comportamenti umani complessi. Lo studio chiarisce aspetti cruciali “per la comprensione dell’architettura genetica di tratti comportamentali complessi, come il livello di istruzione”, evidenzia Robbee Wedow dell’Institute for Behavioral Genetics alla CU Boulder.
Per la meta-analisi quantitativa, guidata dal Social Science Genetic Association Consortium, Wedow ha lavorato con dozzine di colleghi per 2 anni, allo scopo di analizzare informazioni genetiche e questionari, e valutare il numero di anni scolastici totalizzati dai partecipanti, tutti over 30 e di origine europea. Le informazioni sono state ricavate da 71 banche dati, inclusa la Biobank britannica, e dall’azienda di test del Dna 23andMe. Un lavoro precedente, più piccolo, aveva individuato 74 varianti geniche, tra cui molte coinvolte nello sviluppo del cervello, moderatamente predittive del livello d’istruzione. Utilizzando un campione molto più ampio, questo nuovo studio ha permesso ai ricercatori di identificare ben 1.271 varianti genetiche associate.
I ricercatori sottolineano, comunque, che le singole varianti genetiche hanno scarso valore predittivo. “Sarebbe completamente fuorviante caratterizzare i nostri risultati come l’identificazione dei geni dell’istruzione”, commenta Daniel Benjamin, associato dell’University of Southern California.
Combinate fra loro, le 1.271 varianti spiegano solo circa il 4% della variazione nel livello d’istruzione tra gli individui. Ma quando gli scienziati hanno incluso gli effetti di tutte le varianti misurate attraverso il genoma, per sviluppare il nuovo punteggio poligenico, hanno scoperto che questo era predittivo dell’11-13% della variazione in anni di istruzione portati a termine. Ciò rende il potere predittivo dello ‘score’ equivalente a quello di fattori demografici come reddito familiare o istruzione materna.
“Questo è un grande effetto per un punteggio poligenico, soprattutto per un risultato di tipo comportamentale”, afferma Wedow, che però precisa: “Avere un punteggio poligenico basso non significa affatto che una persona non raggiungerà un livello elevato di istruzione”. Ambizione personale, situazione familiare, livello socioeconomico sono tutti fattori che giocano un ruolo maggiore rispetto al Dna. “Come in altri casi, c’è una complessa interrelazione tra geni e ambiente”, conclude Wedow, sottolineando come “la parte più eccitante di questo studio sia proprio il punteggio poligenico. Il suo livello di potere predittivo è davvero notevole”.
(Fonte: Adnkronos)