Tumori del fegato, l’esperto: “Chirurgia
sempre più sicura e meno invasiva”
Il fegato è l’organo più spesso coinvolto da neoplasie, soprattutto da quelle a partenza dell’apparato digerente. La chirurgia generale ed epatobiliare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, diretta da Alfredo Guglielmi, è centro di eccellenza italiano per il trattamento delle patologie epato-biliari.
Al suo interno opera il Gruppo oncologico multidisciplinare Giteb (Gruppo Interdisciplinare per la diagnosi e cura dei Tumori Epato-Biliari) di Verona, coordinato da Calogero Iacono che unendo le competenze di un gran numero di specialisti – chirurghi, oncologi, anatomopatologi, epatologi, radiologi, radioterapisti ed endoscopisti – offre ai pazienti tutte le possibili opzioni terapeutiche, sia chirurgiche che mediche, per i tumori del fegato.
Il 6 e il 7 luglio si svolgerà al Palazzo della Gran Guardia il secondo Meeting internazionale dal titolo “Evolving strategies in the management of liver metastases” (Strategie emergenti nel trattamento delle metastasi epatiche) con il patrocinio di due delle più importanti società scientifiche internazionali, l’International Hepato-Pancreato-Biliary Association (Ihpba) e l’International Association of Surgeons, Gastroenterologists and Oncologists (Iasgo).
Questo convegno includerà, inoltre, un corso di formazione nel quale prestigiosi relatori italiani e stranieri presenteranno le più recenti innovazioni e tecnologie per la chirurgia del fegato, vie biliari e pancreas.
Durante il meeting saranno presentate tutte le più moderne terapie per il trattamento delle metastasi epatiche. L’approccio a questi pazienti è ancora oggi in continua evoluzione: l’approccio multimodale, oncologico e chirurgico, garantisce i migliori risultati a lungo termine. La scelta della sequenza dei trattamenti e la loro integrazione è ancora oggi oggetto di vivace dibattito.
Questo incontro rappresenta, infatti, un’opportunità unica per gli esperti di rilievo internazionale provenienti dall’Italia, da diversi stati dell’Europa, dagli Stati Uniti, dal Canada e dal Giappone di discutere le controversie e i miglioramenti del trattamento delle metastasi epatiche. L’incontro verterà sul trattamento delle metastasi al fegato da tumori del colo-retto, e sessioni specifiche saranno dedicate alle metastasi epatiche da neoplasie endocrine e da altre neoplasie.
“La gestione dei pazienti con metastasi epatiche – spiega il professor Guglielmi – è spesso complessa, e come tale deve essere trattata in centri di alta specializzazione che, come il nostro reparto di Chirurgia Generale ed Epato-Biliare, si avvale delle competenze di un gran numero di specialisti. In quindici anni abbiamo trattato pazienti provenienti da tutta Italia, di questi la metà è stata operata. Nonostante i promettenti risultati dei chemioterapici di ultima generazione la tecnica più efficace per combattere questo tipo di tumori è ancora rappresentata dalla chirurgia”.
“Con l’affinamento della tecnica – aggiunge Guglielmi – gli interventi chirurgici per questa malattia sono diventati più sicuri, meno invasivi e possono garantire buoni risultati a lungo termine. Oggi, i pazienti con malattia metastatica al fegato, che un tempo avevano poche opportunità terapeutiche, possono essere sottoposti molto frequentemente a trattamenti curativi. Le nuove tecnologie come la chirurgia mini-invasiva, laparoscopica e robotica, consentono una più rapida ripresa della normale vita quotidiana del paziente, come dimostrerà durante il congresso il professor Ruzzenente che nel nostro team si occupa di questi nuovi approcci”.
“L’approccio multidisciplinare è fondamentale – spiega il professor Iacono – in quanto permette la migliore scelta terapeutica per il singolo caso. Infatti, la terapia dei tumori metastatici è estremamente complessa e comporta una integrazione tra chirurgia e chemioterapia i cui tempi di attuazione sono diversi nei singoli casi in relazione allo stato della malattia oncologica. Per ottenere dei buoni risultati nel trattamento di queste malattie è indispensabile fare riferimento a centri di alta specializzazione che possano disporre di equipe di chirurghi epato-biliari e di chirurgia digestiva come avviene nella nostra Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona”.
Buongiorno sono Nicola ho 52 anni sono stato operato per un tumore al rene nel 2016 stadio t1a istologico tumore renale a cellule cromofobe a distanza di 2 anni in una tac di controllo mi viene disgnosticata uan lesione focale epatica zona iperocogena di 2 cm . sono disperato non so cosa fare