Sicilia

Inaugurato il Salus Festival, riflettori
puntati sulle dipendenze digitali

di oggisalute | 21 novembre 2018 | pubblicato in Attualità
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Inaugurata oggi a Caltanissetta, la quarta edizione del Salus Festival, la manifestazione nata con l’obiettivo di diffondere la cultura della salute e dei sani stili di vita, puntando sull’importanza della prevenzione. L’incontro inaugurale della manifestazione, promossa dall’Assessorato regionale della Salute e dal Cefpas (Centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario), si è svolto questo pomeriggio nella sede dell’ente.

Presenti, oltre al direttore della Formazione del Cefpas e ideatore del Salus Festival, Pier Sergio Caltabiano, la dirigente generale del Dasoe, Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico della Regione Siciliana, Maria Letizia Di Liberti; l’assessore comunale alla Sanità, Carlo Campione, in rappresentanza del sindaco Giovanni Ruvolo; il direttore sanitario dell’Asp di Caltanissetta, Marcella Santino; il dirigente del Servizio 5 del Dasoe, Daniela Segreto; il presidente del Consorzio Universitario, Giovanni Arnone; Salvatore Benfante Picogna, referente educazione alla salute dell’Ufficio scolastico provinciale Sicilia AT Caltanissetta – Enna; il presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Caltanissetta, Giovanni D’Ippolito; il viceprefetto Barbara Buffa ed il questore di Caltanissetta, Giovanni Signer.

“Quello che stiamo realizzando con la quarta edizione del Salus Festival – ha detto Pier Sergio Caltabiano nel corso dell’inaugurazione – è la continuità della coniugazione tra cultura, arti, salute, cura e benessere in un’ottica di integrazione di tanti partner che in questo progetto hanno voluto dare un proprio contributo. Si tratta di una sfida, perché ogni anno siamo chiamati a realizzare progetti innovativi, a creare nuove metafore, ma anche a vivere le emozioni, presupposto per l’apprendimento. Il riferimento principale è dato dagli studenti medi e universitari, dai professionisti della salute, dai cittadini che sono coinvolti in una logica di emozioni, di condivisioni, di esperienze ricche e propedutiche a comprendere come la cura e la salute siano valori imprenscindibili, non solo con per noi stessi, ma per la società in vui viviamo”.

“Anche quest’anno abbiamo portato a termine la macchina amministrativa a sostegno del Salus Festival, importante iniziativa di sensibilizzazione educazione e promozione della salute – afferma Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del Dasoe, Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico della Regione Siciliana – . Non si può nascondere un particolare compiacimento dinanzi ad un evento di tale portata, che riesce a coniugare le politiche di prevenzione con le realtà territoriali in cui ha sede l’evento, a cominciare da Caltanissetta per poi proseguire con Palermo e finire con Catania”.

salus_festival_2018_inaugurazione_2La prima giornata è stata dedicata al tema della dipendenza digitale, che coinvolge tutte le fasce di età, dai bambini, agli adolescenti, fino agli adulti. Tanti i relatori che hanno partecipato all’incontro dal titolo “Adolescenti iperconnessi”, che si è svolto nell’aula Garsia del Cefpas. Tra gli esperti presenti, Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano, che ha parlato di rischi e prevenzione. “La sanità pubblica negli ultimi anni ha visto nella vita online, non solo un’opportunità per chi sta crescendo, ma anche un rischio concreto per la salute e il benessere – spiega Pellai – . Chi opera in prevenzione e nell’ambito della sanità pubblica, si sta occupando di promuovere progetti rivolti ai genitori, agli insegnanti, agli educatori, ma soprattutto ai minori, affinché la loro vita online non si trasformi in un fattore di rischio per la loro crescita e la loro salute”.

A fare da prologo all’inaugurazione, questa mattina il primo appuntamento con Quartieri in Salus, tre giorni di visite specialistiche e screening gratuiti per i cittadini, seminari informativi e attività di educazione alla salute per gli alunni delle scuole. L’iniziativa, promossa dalla sesta Commissione consiliare Sanità del Comune di Caltanisetta, in collaborazione con l’Asp di Caltanissetta, il Cefpas e diverse associazioni del territorio, interessa quest’anno il quartiere San Luca.

Fino al 23 novembre, saranno attivi una quindicina di laboratori gestiti direttamente dai medici dell’Asp, coordinati dal responsabile dell’Ufficio infermieristico dell’Asp, Attilio Ristagno. Dalla pneumologia all’ortopedia, dalla cardiologia alla ginecologia, con l’aggiunta quest’anno della medicina trasfusionale, con cui si potrà determinare il gruppo sanguigno, della senologia e del centro Alzheimer.

image003“Quest’anno abbiamo fatto le cose in grande, – spiega Rino Bellavia, consigliere comunale, membro della sesta Commissione – ci saranno cinque mezzi mobili, ambulanze, Croce Rossa e 118. Parteciperanno trenta associazioni per promuovere le loro attività, ci saranno, inoltre, 15 miniconvegni con focus tematici ed è prevista la partecipazione di centinaia di alunni della scuole che potranno effettuare diversi screening gratuiti. Nelle tre edizioni precedenti di Quartieri in Salus abbiamo effettuato circa ottocento prestazioni e quest’anno contiamo di superare quota mille”.

Il Salus Festival prosegue domani mattina, dalle 9 alle 12, con il convegno “Musica, emozioni e benessere psicofisico”, al Teatro Regina Margherita. Parteciperanno il cantautore Mario Venuti, l’artista musicale e produttrice cinematografica, Stefania Tschantret, il direttore di Audiologia del Policlinico Palermo, Aldo Messina, e il coro della scuola di canto Mast 79 diretta da Mariangela Rizza. Dalle 11 alle 13, appuntamento col convegno “Stili di vita, prevenzione primaria e tutela della salute riproduttiva” nella sala Papa Giovanni Paolo II del Cefpas e nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30 nella sala Garsia, l’incontro “Via dalla violenza – la Rete e gli strumenti di inserimento lavorativo per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere”.

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