L’epidemia d’insonnia tra i lavoratori
costa 138 miliardi di dollari
Un sonnellino ristoratore durante l’orario di lavoro per ridurre la stanchezza e la cronica insonnia dei dipendenti. E’ quello che stanno proponendo in Giappone molte aziende per contrastare l’epidemia di insonnia dei lavoratori che si stima costi circa 138 miliardi di dollari l’anno. A partire per prime sono state le start-up tecnologiche che vogliono eliminare il ‘debito di sonno’ che la mattina rende i dipendenti spesso irritabili e improduttivi. ‘Newsbeat’, un’azienda che fornisce servizi tecnologici – riporta il ‘The Guardian’ – ha creato due camere da letto, una per gli uomini e l’altra per le donne, per consentire ai lavoratori di riposarsi senza essere disturbati.
Cellulari, tablet e laptop sono vietati. Secondo molte aziende il sonnellino può avere gli stessi effetti benefici di una dieta equilibrata o di un esercizio fisico costante. In Giappone è facile vedere in metropolitana centinai di persone che riposano o si appisolano. E’ infatti uno dei Paesi dove i lavoratori dormono meno, secondo una recente indagine solo 6 ore e 35 minuti a notte, 45 minuti in meno rispetto alla media internazionale. Tradizionalmente le aziende nipponiche tollerano che ogni tanto il dipendente troppo stanco o assonnato, spesso per turni massacranti e continui straordinari, chiuda gli occhi e si riposi sulla sua sedia perché lo considerano un attaccamento al lavoro. Questa pratica, ‘inemuri’ in giapponese, era però finora limitata alla sola postazione del dipendente e senza assumere posizioni troppo comode. Oggi invece le aziende stanno offrendo spazi ‘ad hoc’ per il sonnellino.
Il mondo del lavoro in Giappone deve affrontare infatti il ‘karoshi’, la morte per troppo lavoro, un problema che da anni affligge il Paese. Per questo molte realtà invitano i propri lavoratori a lasciare il posto di lavoro entro le 21 e di astenersi da troppi straordinari. Il ministero della Salute è arrivato anche a raccomandare a tutte le persone in età lavorativa un pisolino di 30 minuti nel primo pomeriggio. Un consiglio che la politica per prima ha fatto proprio.
(Fonte: Adnkronos)