Scienza in lutto

Morto l’immunologo che con
un bacio sfidò la paura dell’Aids

di oggisalute | 10 gennaio 2019 | pubblicato in Attualità
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Un bacio in bianco e nero nel dicembre 1991 che fece scalpore: protagonisti l’immunologo Fernando Aiuti e una giovane sieropositiva. Un bacio per vincere lo stigma, quello celeberrimo della foto con Aiuti e Rosaria Iardino, che ha mostrato agli italiani che il virus non si trasmette, appunto, con un bacio. Nato a Urbino l’8 giugno del 1935, Aiuti si è spento al Policlinico Gemelli di Roma all’età di 83 anni. Immunologo e politico italiano, lo specialista è stato fondatore e presidente onorario dell’Anlaids (Associazione nazionale per la lotta all’Aids).

Aiuti è stato ordinario di Medicina interna, direttore e docente della Scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica, coordinatore del Dottorato di ricerche in Scienze delle terapie immunologiche all’Università Sapienza di Roma (1980 – 2007). Specialista in Malattie infettive e cardiologia, la sua carriera assistenziale si è svolta all’interno del Policlinico Umberto I di Roma sin dal 1966 come assistente, poi come aiuto e dal 1985 come primario di Immunologia e allergologia clinica. La sua carriera scientifica è documentata da oltre 600 pubblicazioni, delle quali 380 su riviste internazionali recensite da Pub Med (National Library of Medicine). Articoli citati centinaia di volte da numerosi ricercatori internazionali.

Aiuti ha portato contributi originali alla diagnosi e terapie di malattie da immunodeficienza primitiva, infettive, autoimmuni, reumatiche, allergiche, linfoproliferative, oftalmiche, neurologiche, dell’apparato gastroenterico ed epatiche. Le sue ricerche sono state anche dirette all’individuazione di metodiche immunologiche atte a valutare il sistema immunitario in condizioni normali e patologiche. Altre ricerche significative sono state condotte sulla vaccinazione contro il virus Hiv-1, la patogenesi e la terapia dell’allergia alimentare, la descrizione e terapia di nuove forme di immunodeficienza primitiva, terapia della infezione da virus della epatite B e C, diagnosi e terapia della infezione da Hiv-Aids e alcuni tumori correlati alle immunodeficienze.

Il celebre immunologo ha tenuto conferenze in congressi scientifici nazionali, internazionali e in prestigiose università di numerosi paesi esteri. Fondatore e presidente della Società internazionale delle immunodeficienze primitive dal 1986 al ’91, è stato fra l’altro componente del comitato di esperti dell’Oms (dal 1977 al 2002) per la classificazione di queste patologie. E’ stato anche membro del Consiglio superiore di sanità (2005-06). Il suo impegno è stato diretto anche nei confronti della popolazione, con l’obiettivo di dare messaggi utili per evitare comportamenti a rischio causa di trasmissione di malattie infettive e veneree.

Eletto nel 2008 come capolista del Pdl al Campidoglio, dal 2008 fino al 2013 è stato presidente della Commissione politiche sanitarie di Roma Capitale. Ha scritto libri di divulgazione scientifica: ‘Sapere uguale vivere’ e ‘Nessuna condanna’, Sperling & Kupfer Ed. e, recentemente, ‘Il nostro meraviglioso sistema immunitario’, editore Guerini e associati, 2015. Per il suo impegno è stato nominato dal presidente della Repubblica Cavaliere di gran croce al merito della Repubblica nel 1992. Nel 2010 era stato nominato dal ministro dell’Istruzione professore emerito a vita dell’università Sapienza di Roma.

“La scienza oggi piange un grande uomo: la scomparsa dell’immunologo Fernando Aiuti, punto di riferimento mondiale per la lotta all’Aids, mi rattrista molto. Sono certa che il suo grande impegno vivrà attraverso il lavoro di @Anlaids”, commenta su Twitter il ministro della Salute, Giulia Grillo.

(Fonte: Adnkronos)

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