Assenteismo e truffa i reati più comuni contro il Servizio sanitario nazionale
“Truffa ai danni del servizio sanitario nazionale e assenteismo sono i reati che più comunemente abbiamo rilevato a seguito delle nostre ispezioni. Ma anche medici che non erano medici, infermieri che non erano infermieri. Un danno ancora più grave di quello economico, per l’opinione pubblica”. A tracciare il quadro il generale dei Carabinieri del Nas, Adelmo Lusi, oggi in conferenza stampa a Roma.
“Chiaramente stiamo parlando di illeciti che sono l’eccezione e non certo la regola – ha precisato – il personale sanitario e’ animato da spirito di sacrificio ma ci sono le eccezioni che noi cerchiamo di rilevare proprio per salvaguardare chi lavora con senso del dovere”.
Nel 2018 i Nas hanno effettuato 3.195 accertamenti di tipo ispettivo e investigativo, determinando l’esecuzione di 25 arresti di figure gravitanti nel settore sanitario e farmaceutico nonchè il deferimento all’Autorità giudiziaria di ulteriori 1.429 persone per reati contro la Pubblica Amministrazione (peculato, truffa al Servizio Sanitario pubblico ed assenteismo, corruzione e concussione, abuso d’ufficio, esercizio abusivo della professione e mancanza di titoli abilitanti) che hanno consentito l’emersione di gravi situazioni di illecito condotte da dirigenti e professionisti operanti nella Sanità Pubblica.
Tra le indagini piu’ eclatanti l’esecuzione, tra marzo e ottobre, di 123 decreti di perquisizione emessi dall’Autorità giudiziaria nell’ambito dell’indagine del Nas di Latina a carico di altrettante persone operanti negli ambienti della formazione professionale, responsabili di aver prodotto e utilizzato falsi attestati per l’ottenimento della qualifica di operatore socio sanitario, finalizzati allo svolgimento di attività lavorativa all’interno di strutture sanitarie; l’esecuzione da parte del Nas di Milano, lo scorso giugno, di 14 misure cautelari detentive per reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale e ricettazione di farmaci successivamente inviati all’estero; la denuncia e sospensione di tre medici, determinati dagli esiti dell’indagine del Nas di Viterbo su fenomeni di assenteismo di medici di continuità assistenziale dell’Asl di Viterbo.
Ancora, a ottobre, l’applicazione di 11 misure cautelari detentive, eseguite nei confronti di dirigenti medici e universitari nonchè operatori del settore farmaceutico dal Nas di Parma che, nella stessa indagine, ha deferito ulteriori 36 persone, tutte coinvolte nella indebita prescrizione di farmaci e nella realizzazione di corsi formativi fittizi, al fine di avvantaggiare aziende farmaceutiche e promuovere assunzioni di favore in ruoli sanitari e accademici; 25 indagati dai Carabinieri Nas di Torino, ritenuti responsabili di corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falso ideologico in atti pubblici commessi per agevolare assunzioni e scambi clientelari nel mondo accademico e sanitario pubblico locale.
(Fonte: Adnkronos)