Un paziente su tre ricorre a cure
alternative senza dirlo al medico
Cure complementari sì, ma ‘di nascosto’ dal proprio medico. Una ricerca dell’University of Techology di Sydney e dell’Australian Research Centre in Complementary and Untegrative Medicine mostra che, su tre pazienti che ricorrono alla medicina complementare, uno non lo rivela al proprio medico. Esponendosi però in questo modo a significativi rischi di effetti avversi e problemi dovuti a possibili interazioni fra le terapie.
La prima revisione sistematica internazionale condotta dai ricercatori australiani fornisce un aggiornamento sulla prevalenza e le caratteristiche della comunicazione ai ‘camici bianchi’ da parte di quanti ricorrono alle cure complementari, rispetto alla precedente ricerca condotta nel 2003. “Il dato non è molto cambiato dall’ultima revisione 13 anni fa”, afferma Hope Foley, fra gli autori dello studio. E sembra che a influenzare la decisione dei pazienti di parlare con il proprio dottore sia l’atteggiamento del medico, più o meno aperto al dialogo.
“L’autonomia e la preferenza del paziente sono caratteristiche importanti della cura centrata sulla persona, da prendere in considerazione da parte degli operatori sanitari insieme agli esiti di sicurezza ed efficacia”, scrivono gli autori.
(Fonte: Adnkronos)