Il 93 per cento degli italiani
è favorevole all’eutanasia
Il 93% degli italiani è favorevole all’eutanasia. È quanto emerge da un’indagine commissionata dall’Associazione Luca Coscioni alla Swg, che ha interpellato un campione di 1.000 persone su questi temi, al centro del XIV Congresso ‘Le libertà in Fiera’, in programma a Bari dal 3 al 6 ottobre.
Il testamento biologico è conosciuto dall’83% degli intervistati, ma il 71% ignora le procedure per il rilascio delle Disposizioni anticipate di trattamento. Per l’84% la causa di questa difficoltà è da legare alla scarsa informazione resa disponibile da parte delle istituzioni. La metà rileva l’assenza di un’adeguata tutela e disciplina giuridica relativamente al fine vita. Aumentano i favorevoli a una legge che regolamenti l’eutanasia anche a seguito della storica sentenza della Corte Costituzionale sul caso Cappato/Dj Fabo. Il 56% degli italiani è assolutamente a favore di una legge, con un ulteriore 37% a sostegno di una regolamentazione dell’accesso a determinate condizioni fisiche e di salute. A chiedere l’eutanasia legale è quindi il 93% dei cittadini, un dato mai registrato prima d’ora, calcola l’associazione.
“Gli italiani si dimostrano ancora una volta più avanti dei capipartito e chiedono riforme di libertà per potere decidere sulla propria vita e sulla propria morte”, afferma Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. “Al Congresso di Bari abbiamo invitato tutti, Governo e opposizione. Ma una cosa è certa: non staremo ad aspettare che si mettano d’accordo tra loro e ‘concedano’ forse un giorno quelle riforme per le quali i cittadini sono pronti da molto tempo”.
“Dopo la grande stagione dei diritti civili degli anni ’70, che portò all’Italia la legalizzazione del divorzio e dell’aborto, come Associazione Luca Coscioni abbiamo rimesso le libertà nell’agenda politica – sostiene Filomena Gallo, segretario dell’associazione – Nonostante la paralisi dei partiti, con le nostre azioni di iniziativa popolare, di azione giudiziaria e di disobbedienza civile abbiamo ottenuto la legalizzazione dell’analisi genetica preimpianto, della fecondazione eterologa, della sospensione delle terapie e del testamento biologico”.
(Fonte: Adnkronos)