Occhi e illuminazione in ufficio,
ecco le cinque regole salva-vista
Luci blu, neon, finestre e schermi di tablet e pc. Per salvaguardare la salute degli occhi è importante imparare a controllare anche la nostra esposizione alla luce. Sia l’eccesso che la carenza possono infatti danneggiare la vista, soprattutto sul posto di lavoro, dove trascorriamo gran parte della nostra giornata. A fare il punto è il nuovo libro dello specialista Claudio Azzolini, ‘Occhi – Come prendersene cura. I disturbi più comuni e i rimedi più efficaci’ (Edizioni Lswr), disponibile in libreria. “Ho scritto il libro – spiega all’Adnkronos Salute lo specialista, ordinario di Malattie dell’apparato visivo all’Università degli Studi dell’Insubria a Varese – per dare risposta alle domande, a volte anche ripetitive, che mi fanno i pazienti mi fanno durante l’attività professionale”.
Nel suo ultimo lavoro, dedicato proprio ai suoi pazienti, l’esperto spiega in un linguaggio comprensibile e accurato come funzionano i nostri occhi – un po’ come una macchina fotografica, in effetti, “non di quelle digitali, ma con la pellicola” – ma anche quali sono i disturbi più comuni del nostro apparato visivo, i sintomi da ‘tenere d’occhio’ e i rimedi più efficaci. E poi quali occhiali scegliere e come, un focus sui trattamenti estetici e utili ricette per la salute degli occhi. Ma Azzolini riserva anche un ampio spazio alla cura degli occhi sul posto di lavoro.
Ecco i suoi consigli per difendere la nostra vista:
1) Preferire sempre la luce naturale a quella artificiale. La luce naturale è la più riposante. Le luci artificiali troppo forti sono fastidiose poiché provocano fenomeni di riflesso o abbagliamento, e il loro uso negli uffici può arrecare affaticamento oculare.
2) Evitare l’eccesso di luce e scegliere la giusta posizione. E’ bene limitare la quantità di luce presente nella stanza e cercare di collocare le sorgenti luminose in alto o lateralmente rispetto a fogli da leggere o allo schermo del computer e non di fronte. E’ importante ricordare che, come l’eccesso di luce, anche la scarsa illuminazione può affaticare gli occhi.
3) Filtrare la luce al neon. E’ consigliato filtrare la luce al neon con pannelli assorbenti montati sopra i tubi fluorescenti per renderla più simile alla luce naturale. Le luci a led sono fastidiose per le loro piccole dimensioni che generano una luce molto concentrata con un picco di emissione nella parte blu dello spettro elettromagnetico.
4) Non sottovalutare eventuale stanchezza agli occhi. Quando si hanno gli occhi stanchi per eccessiva o insufficiente esposizione alla luce e, volontariamente o involontariamente, li si strizza di continuo, si possono utilizzare le lacrime artificiali idratanti e rinfrescanti, che possono essere instillate spesso e danno un’immediata sensazione di benessere. E’ sempre meglio portarle con sé, in tasca o in borsetta.
5) Attenzione alla troppa umidità e alla troppa secchezza. Occorre proteggere gli occhi non solo dalla luce, ma anche da ambienti di lavoro troppo umidi o troppo secchi. Un ambiente con umidità oltre il 60% a 20 °C non causa particolari problemi agli occhi. Al di sopra di questi parametri, invece, diventa malsano ed è possibile che si sviluppino delle muffe. Al contrario, un ambiente troppo secco porta a sensazione di bruciore, prurito, arrossamenti e discomfort oculare in generale. In questo caso occorre umidificare l’ambiente e utilizzare lacrime rinfrescanti. Se poi subentra anche l’occhio secco, frequente sindrome oculare, i disturbi si aggravano e occorre una specifica terapia ambientale e con colliri.
(Fonte: Adnkronos)