La pandemia non ferma i congressi:
“Pronti ad affrontare presente e futuro”
Il mondo dei congressi si è rivelato pronto per resistere all’onda d’urto della pandemia. Uno dei settori più colpiti dall’emergenza legata al Covid-19 è stato certamente quello congressuale, che nel rapporto diretto tra relatori e la platea dei partecipanti ha uno dei suoi elementi quasi irrinunciabili. Ma una crisi nasconde sempre un’opportunità, così i professionisti del Mice hanno tirato fuori dal cassetto strategie alternative per continuare a sviluppare eventi e formazione, sia nella cosiddetta “fase 2”, ovvero di convivenza col virus, sia quando le misure restrittive si allenteranno ulteriormente, ma non si potrà ancora tornare del tutto alla normalità.
La chiave di questo delicato ed inevitabile adattamento, sta sempre di più nelle nuove tecnologie digitali. Grazie a smart working e formazione a distanza, alcuni settori non si sono fermati e hanno potuto portare avanti il lavoro e la programmazione, adattandosi ovviamente al contesto attuale. Lo sa bene Alessia Milella, amministratore delegato di Biba Group, azienda che da oltre 30 anni si occupa di congressi, con un’esperienza specifica nel mondo della sanità, con più di 3.500 eventi organizzati e sedi a Palermo, Milano, Verona e Nuoro. “La quarantena non ha cambiato la nostra routine quotidiana – spiega Milella – vivo a Barcellona da anni, e tutto lo staff di Biba è abituato a continue video-conferenze per discutere e procedere su tutti i nostri progetti”.
Cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro del settore congressuale?
“Nessuno può fare previsioni precise su quando corsi e congressi residenziali potranno riprendere la loro normale attività, ma le ultime notizie ci portano a guardare con prudente ottimismo agli ultimi mesi dell’anno e sicuramente con crescente fiducia al 2021. Nel frattempo, in questi giorni di quarantena, ci siamo concentrati ad affinare nuovi strumenti e strategie, con l’obiettivo di trasformare eventi e attività residenziali in format da vivere integralmente online, traducendo scenari reali in virtuali. Tra i nostri servizi vi è infatti anche l’Association management che forniamo per alcune importanti società scientifiche, e proprio per queste realtà abbiamo lavorato cercando di affinare il più possibile i nuovi strumenti disponibili, mettendole nelle condizioni di potere continuare a realizzare i congressi annuali, indispensabili appuntamenti di scambio intellettuale, senza dovere rinunciare a momenti di confronto con l’industria, alla presentazione dei poster, alle assemblee dei soci nonché, ovviamente, alla parte principale costituita dai lavori scientifici, fruibili sia per i relatori che per i partecipanti”.
Questa è la sintesi del vostro progetto “E-Biba”, che in attesa di poter tornare a godere delle sale piene di persone, ha l’ambizione di superare le limitazioni imposte dalle opportune misure di sicurezza, ripensando il concetto stesso di attività congressuale e formazione.
“Esatto. Uno dei concetti più significativi di ‘E-Biba’ sta proprio nella consapevolezza che non ci sono limiti su quello che è possibile realizzare sul piano della formazione online. Oltre ad essere provider Res siamo anche provider Fad, accreditati Ecm, e con l’ausilio della opportuna tecnologia vogliamo proporre una nuova normalità, adeguandoci ad esigenze formative virtuali di tutti i tipi, da un semplice consiglio direttivo, fino ad una live-surgery o un congresso interamente virtuale che trasla in maniera precisa ed efficace le necessità e le abitudini di un congresso fisico”.
Altro capitolo, poi, è dedicato alla formazione a distanza. “E-Biba”, infatti, prevede l’utilizzo di una piattaforma hi-tech personalizzata, che permette di raccogliere e mettere a disposizione, in un unico ambiente digitale, quanto prodotto dagli eventi live o dai webinar formativi. Proprio i seminari online saranno un altro dei punti forti del progetto, non è così?
“Certamente. Quello che abbiamo elaborato è un sistema completamente digitale, che permette di mettere in collegamento da poche decine a migliaia di persone, che potranno interagire tra loro e, assistere in qualsiasi momento, dai loro device, a momenti formativi e accreditabili Ecm o di semplice comunicazione istituzionale. Abbiamo potenziato anche le opportunità per la chirurgia in diretta, con live surgery da una o più sale operatorie, dando contestualmente agli spettatori, la possibilità di interagire con l’equipe medica durante l’operazione chirurgica”.
Quale vuole essere il contributo della Biba Group a questo periodo di emergenza?
“Non vogliamo e non possiamo immaginare un futuro dove non è più possibile uscire di casa e dove non ci sono più momenti pubblici, sosteniamo invece che, quando arriverà il momento, si potrà riprendere gradualmente l’attività congressuale seguendo adeguate precauzioni, e attuando tutte le procedure necessarie per rendere gli eventi nelle nostre strutture il più possibile privi di rischi. Nel frattempo, metteremo a disposizione per tutto il tempo che sarà necessario, tutto il nostro know how e tutti gli strumenti possibili, affinché i medici, le società scientifiche e tutta la categoria sanitaria, possa continuare a svolgere il prezioso lavoro di contenimento e possa soprattutto continuare ad aggiornarsi e formarsi.
Mai come oggi la loro formazione è diventata per tutti noi prioritaria”.