Guido Cavaletti primo italiano a ricevere
il premio Alan J. Gebhart
È andato a Guido Cavaletti, prorettore alla Ricerca e docente di Anatomia umana dell’Università di Milano-Bicocca, il premio Alan J. Gebhart per l’eccellenza nella ricerca sul sistema nervoso periferico, conferito dalla Peripheral Nerve Society (Pns) nell’ambito del meeting annuale, che per questa edizione, nel rispetto delle regole anti-Covid, si svolge in videoconferenza dal 27 al 30 giugno. Istituito nel 2016, il prestigioso riconoscimento è stato assegnato per la prima volta a uno scienziato italiano da parte della Pns, l’organizzazione internazionale no-profit che raggruppa scienziati, medici e altri operatori sanitari impegnati nello studio e nella cura delle malattie del sistema nervoso periferico.
Il premio, la cui parte economica verrà interamente devoluta alla ricerca, è stato attribuito per il contributo fornito allo studio delle neuropatie da agenti tossici, con particolare riferimento agli effetti collaterali della chemioterapia antineoplastica, che rappresenta uno dei fattori limitanti più gravi per molti tipi di trattamento.
Guido Cavaletti è professore ordinario di Anatomia umana al dipartimento di Medicina e chirurgia. È laureato in Medicina e chirurgia e specialista in Neurologia, titoli conseguiti presso l’Università di Milano. È stato membro di boards di enti e istituti di ricerca internazionali, tra i quali quelli della Peripheral Nerve Society, della European Federation of Neurological Societies e della European Syncrhrotron Radiation Facility. Svolge il ruolo di valutatore per i Development Carrier Boards della Columbia University, New York, e della University of Sidney, oltre che per lo European Reaserch Council. È stato associate editor del “Journal of the Peripheral Nervous System” ed è membro degli editorial boards di “Experimental Neurology” e “Current Medicinal Chemistry”.
È stato coordinatore di diversi gruppi di ricerca internazionali nell’ambito delle neuroscienze precliniche e cliniche ed è attualmente il presidente del Toxic Neuropathy Consortium internazionale. I suoi interessi di ricerca sono focalizzati prevalentemente sullo studio traslazionale nel campo delle neuropatie periferiche, delle malattie immunomediate del sistema nervoso e della neurotossicità. È autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche in forma estesa su riviste internazionali peer-reviewed (Scopus h-index = 58).
(Fonte: Adnkronos)