Coronavirus, guida dei medici
per la ripartenza nelle scuole
Per la riapertura delle scuole e “per fare chiarezza sulla confusione generata dalle difficoltà di individuazione della Covid-19”, la Simg (Società italiana di medicina generale e delle cure primarie), in collaborazione la Federazione dei medici di famiglia (Fimmg) e Simit (la Società italiana delle malattie infettive e tropicali), lancia una guida (consultabile e scaricabile) per i genitori con consigli pratica su come affrontare questo periodo di ripartenza. “La guida nasce nella dimensione che noi medici conosciamo meglio di tutti – sottolinea Claudio Cricelli, presidente Simg – La dimensione della vita quotidiana con le domande, i dubbi, le preoccupazioni, i problemi che famiglie, genitori, nonni, studenti pongono ogni giorno al loro medico di famiglia”.
La guida è stata realizzata dalla Simg con “il forte sostegno delle istituzioni che hanno prodotto i materiali di riferimento ed hanno rivisto il testo suggerendo correzioni e integrazioni. L’Iss – precisa Cricelli – è il nostro interlocutore scientifico primario. I documenti e le raccomandazioni nel corso della pandemia e quelli per il rientro negli istituti scolastici di ogni ordine e grado sono stati il riferimento della Simg. Il ministero dell’Istruzione ha sostenuto questa iniziativa ed ha rivisto e corretto le indicazioni del documento offrendo suggerimenti preziosi”. La Simg ha schematizzato i comportamenti corretti da tenere da parte delle famiglie e quelli da evitare. “Anzitutto, qualora fosse accertato un caso nella classe del proprio figlio, bisognerà attendere comunicazioni dalla Asl che svolgerà le indagini epidemiologiche e dall’Istituto scolastico che informerà attraverso comunicazioni ufficiali”, sottolinea la guida.
Il vedemecum della Simg schematizza i comportamenti corretti da tenere da parte delle famiglie e quelli da evitare. “Anzitutto, qualora fosse accertato un caso nella classe del proprio figlio, bisognerà attendere comunicazioni dalla Asl che svolgerà le indagini epidemiologiche e dall’Istituto scolastico che informerà attraverso comunicazioni ufficiali – ricorda la guida – Qualora si presentino sintomi, contattare il proprio medico di famiglia e concordare eventuale isolamento domiciliare fiduciario. Bisogna invece evitare di cedere ad allarmismi, frequentare luoghi affollati e mezzi pubblici. Per i bambini che restano a casa, è consigliabile rivolgersi ad un assistente esterno che goda di buona salute piuttosto che a persone anziane (nonni) o soggetti a rischio”.
“Qualora emergessero ansia e timori nel bambino – ricordano i medici – bisogna incoraggiarlo a fare domande e ad esprimere i propri sentimenti con la famiglia e con gli insegnanti. I bimbi possono avere reazioni diverse alle condizioni di stress perciò è necessaria maggiore comprensione e pazienza; non si deve invece aggredire o minimizzare i suoi sentimenti e le sue paure”.
Ecco i 12 punti della guida da rispettare in caso di contagio da Covid-19:
1) Restare a casa tranne che per eventuali cure mediche non rimandabili;
2) Prendersi cura di se stessi: restare a letto, idratarsi, assumere farmaci da banco tipo paracetamolo;
3) Mantenere contatti con il proprio medico, informarlo prima di assumere farmaci e se emergono altri sintomi;
4) Evitare il trasporto pubblico;
5) Mantenere le distanze dai conviventi;
6) Rimanere da solo in una stanza evitando contatti con altre persone e rispetta tutte le norme previste per i luoghi pubblici (distanziamento, mascherina, lavaggio delle mani);
7) Evitare di condividere oggetti personali come piatti, bicchieri, posate, asciugamani, lenzuola che dovranno essere lavati accuratamente;
8) Pulire e disinfettare di frequente le superfici di contatto (incluso telefono, cellulare, tastiere, maniglia della porta e finestra).
9) Pulire e disinfettare tutto ciò che viene a contatto con sangue, feci ed altri fluidi corporei;
10) Ventilare a lungo le stanze dove si soggiorna;
11) Monitorare i sintomi se presenti: febbre, tosse;
12) Seguire le istruzioni fornite dal medico e dal dipartimento di prevenzione e informarli sui sintomi, privilegiando i contatti telefonici.
(Fonte: Adnkronos)