Chirurgia
Intervento record al cervello
con microscopio robot
di oggisalute | 23 settembre 2020 | pubblicato in Attualità
Si chiama robotiscopio, è un microscopio-robot controllato completamente da remoto grazie ai movimenti della testa del chirurgo. Il dispositivo digitale hi-tech è stato utilizzato all’ospedale San Raffaele per operare al cervello una donna a cui era stato diagnosticato un tumore benigno. L’intervento neurochirurgico di rimozione del tumore cerebrale con robotiscopio è stato eseguito nei giorni scorsi nell’Irccs meneghino ed è “la prima volta al mondo”, spiegano dalla struttura. La paziente sta bene ed è già stata dimessa dall’ospedale.
L’operazione è stata eseguita da Pietro Mortini, primario di Neurochirurgia e ordinario di Neurochirurgia all’università Vita-Salute San Raffaele, insieme alla sua équipe. La piattaforma utilizzata, un dispositivo digitale robotico di visualizzazione tridimensionale a controllo digitale, spiegano gli esperti, rappresenta il futuro della chirurgia dinamica. La neoplasia benigna diagnosticata due mesi fa alla paziente su cui è stato eseguito l’intervento pionieristico è un meningioma. Rappresenta circa il 15-20% di tutti i tumori cerebrali e colpisce prevalentemente donne di mezza età.
L’operazione è durata poco più di un’ora, ed è stata condotta con una “tecnica unica nel panorama mondiale”, evidenziano dall’Irccs, basata sull’utilizzo del robotiscopio. La tecnologia è appena sbarcata in Italia al San Raffaele di Milano, ed è composta da due strumenti principali: un braccio robotico ad alta precisione, alla cui estremità è montato un gruppo di telecamere che trasmettono immagini video tridimensionali in tempo reale, e un casco (Head-Mounted Display, HMD) con 2 micro schermi incorporati per la visualizzazione del campo operatorio e la gestione remota del sistema robotico.
Il chirurgo indossa il casco e tramite piccoli movimenti della testa può impartire i comandi al braccio robotico grazie a dei sensori di posizione ed accelerometri contenuti nel casco che indossa.
Negli ultimi anni la neurochirurgia ha fatto “passi da gigante per la cura dei tumori cerebrali”, sottolineano dal San Raffaele. Ad oggi l’utilizzo degli strumenti di magnificazione ottica come il microscopio “è considerato un elemento fondamentale”.
Il robotiscopio, spiega Mortini, “presenta molteplici vantaggi per quanto riguarda l’ingrandimento del campo operatorio. In particolare il chirurgo può agire in maniera continuativa senza interruzioni per la regolazione degli ingrandimenti e della messa a fuoco grazie alla speciale tecnologia che consente di modificare tutte le impostazioni dell’apparecchio con semplici movimenti della testa che vengono tramutati in movimenti del braccio robotico e delle telecamere tridimensionali ad alta risoluzione”.
“Abbiamo iniziato operando un meningioma – conclude – ma il campo di applicazione di questa nuova tecnologia sarà tutta la neurochirurgia con una notevole riduzione dei tempi dell’operazione, una maggior precisione, il tutto a vantaggio dei pazienti”.
(Fonte: Adnkronos)
