Psichiatria

Un suicidio ogni 40 secondi:
al lavoro sulla prevenzione

di oggisalute | 9 settembre 2020 | pubblicato in Attualità
depressione

“Il suicidio è un enorme problema di salute pubblica. Circa 800mila persone muoiono ogni anno per suicidio, una persona ogni 40 secondi. È la seconda principale causa di morte tra i 15-29 anni a livello globale e si verifica in tutte le regioni del mondo”. E’ la fotografia scattata da Gabriele Sani, associato di psichiatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma e direttore dell’Uoc di Psichiatria Clinica e d’Urgenza della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, in occasione della Giornata mondiale prevenzione suicidio che si celebra ogni anno il 10 settembre.

I fattori di rischio per il suicidio includono “l’esperienza di perdita, la solitudine, la discriminazione, la rottura di una relazione, i problemi finanziari, il dolore e la malattia cronici, la violenza, gli abusi e i conflitti o altre emergenze umanitarie”, ricorda il Gemelli. Tuttavia, il legame tra “suicidio e disturbi psichiatrici, in particolare depressione e disturbi bipolari, è ben stabilito e la grande maggioranza dei suicidi si verifica durante un episodio psichiatrico clinicamente identificabile”, sottolineano gli esperti.

L’Unità operativa complessa di Psichiatria clinica e d’urgenza della Fondazione Policlinico Gemelli è impegnata in numerosi studi volti alla comprensione del fenomeno del suicidio nei pazienti affetti da disturbi psichiatrici e al suo trattamento. “In linea con il principio della psichiatria personalizzata – spiega Sani – consideriamo la valutazione multidimensionale dei pazienti, attraverso l’utilizzo di approfonditi strumenti clinici e neuropsicologici, fondamentale per comprendere precocemente i quadri clinici a più alto rischio di suicidio e di trattarli in modo opportuno. A tal riguardo, molto abbiamo lavorato nella diagnosi e nel trattamento degli stati misti del disturbo dell’umore, quadro clinico nel quale il rischio di suicidio è particolarmente elevato”.

“Recenti pubblicazioni – continua lo psichiatra Sani – riguardano la depressione mista e la validazione di una scala clinica specificamente creata per tale diagnosi, la Koukopoulos Mixed Depression Rating Scale, sia nella popolazione di pazienti in generale, sia nelle donne con depressione perinatale e post partum”. Di questo argomento Gabriele Sani parla al Convegno internazionale di suicidologia e salute pubblica, digital edition 7-12 settembre 2020.

Per porre diagnosi e riconoscere i fattori di rischio il più precocemente possibile, è stato istituito al Gemelli un ambulatorio dedicato agli adolescenti e giovani adulti affetti da disturbi dell’umore, patologia più spesso associata all’autolesionismo e al suicidio, coordinato dalla dottoressa Delfina Janiri, primo autore di un’importante pubblicazione internazionale pubblicata su ‘Lancet Psychiatry’ volta specificamente all’individuazione dei fattori di rischio e protettivi per la suicidalità nell’infanzia.

Infine, “considerata la dimostrata efficacia del litio nella prevenzione del suicidio, il gruppo di Sani sta creando una ‘Lithium Clinic’ con l’obiettivo di sottoporre i pazienti a continuo e approfondito monitoraggio al fine di massimizzarne l’effetto terapeutico e limitare gli effetti collaterali – conclude il Gemelli – In attesa dell’apertura prossima del Servizio psichiatrico diagnosi e cura (Spdc), dove potranno beneficiare di un regime di ricovero, i pazienti che vengono seguiti e trattati in ambulatorio e in regime di dh. In tal modo, sempre in linea con il concetto di psichiatria di precisione, si vuole caratterizzare i pazienti più responsivi rispetto a coloro che tendono a rispondere meno, anche con in mente la prevenzione del suicidio”.

(Fonte: Adnkronos)

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