Coronavirus, la variante inglese
segnalata in cinquanta Paesi
La variante inglese di Sars-CoV-2 (VOC 202012/01), associata a una maggiore trasmissibilità del coronavirus responsabile della pandemia di Covid-19, dalla prima rilevazione del 14 dicembre scorso è stata segnalata finora in 50 Paesi di 5 delle 6 regioni Oms. Tra gli Stati in cui è stata individuata compare anche l’Italia. E’ quanto emerge dal rapporto settimanale dell’Organizzazione mondiale della sanità sull’andamento dell’epidemia globale.
La variante sudafricana del virus (501Y.V2), dalla prima rilevazione del 18 dicembre è stata invece individuata in 20 Paesi di 4 delle 6 regioni Oms, si legge nel report che ricorda la segnalazione da parte del Giappone di una nuova variante di Sars-CoV-2, il 9 gennaio, in 4 viaggiatori provenienti dal Brasile. Questa variante ha 12 mutazioni nella proteina Spike attraverso la quale il coronavirus attacca la cellula bersaglio, comprese 3 mutazioni in comune con VOC 202012/01 e 501Y.V2, che possono influire sulla trasmissibilità e sulla risposta immunitaria dell’ospite. Scienziati brasiliani – riporta l’Oms – hanno inoltre indicato l’emergere di un’altra variante simile che probabilmente si è evoluta indipendentemente da quella rilevata tra i viaggiatori giapponesi.
(Fonte: Adnkronos)