Covid

Infermieri: “Se il vaccino dura 6 mesi, cosa fa chi l’ha fatto a gennaio?”

di oggisalute | 29 aprile 2021 | pubblicato in Attualità
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“Per il Governo la validità del vaccino, dopo la seconda dose, è ufficialmente oggi di 6 mesi. Cosa succederà per gli infermieri che si sono vaccinati a gennaio? E’ prevista per loro una terza somministrazione?”. E’ quanto chiede Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato degli infermieri Nursing Up.

“Il Decreto Riaperture – afferma in una nota – prevede oggi diverse opzioni per muoversi tra le Regioni (tra cui un ipotetico Green pass per chi è stato vaccinato). Il periodo di durata delle coperture vaccinali non va oltre i 6 mesi”. “Ad oggi non è previsto nessun ulteriore richiamo per la vaccinazione per gli operatori sanitari: ci chiediamo, quindi, allo scadere dei 6 mesi stabiliti per l’immunità, come intende agire il nostro Governo, soprattutto come intendono agire i datori di lavoro che lo stesso Codice civile indica come responsabili della tutela dei nostri infermieri dipendenti”, si interroga De Palma.

“Non ci risulta, infatti, che le aziende sanitarie stiano provvedendo a sottoporre a screening finalizzati a misurare il dosaggio anticorpale di tutti i sanitari – evidenzia – E poi, qualora di fronte a uno specifico test il livello anticorpale di un operatore sanitario dovesse rivelarsi basso, possiamo essere certi che questi sarà trasferito altrove o lasciato a casa? Allo stato, in carenza di norme specifiche da parte del ministero della Salute, dovremo rimetterci ‘al buon cuore’ delle direzioni sanitarie, che ovviamente si muoveranno in maniera diversa tra loro. Non sarebbe più che opportuno che il ministro agisca senza indugio, dando le necessarie indicazioni di coordinamento alle regioni?”, conclude.

(Fonte: Adnkronos)

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