Lo studio

La terapia Car-T efficace contro il cancro anche dopo un decennio

di oggisalute | 10 febbraio 2022 | pubblicato in Attualità
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Le terapie Car-T funzionano anche dopo un decennio. Uno studio pubblicato su Nature certifica che le cellule immunitarie Car-T continuano a mantenere in remissione la leucemia linfocitica cronica nei due pazienti arruolati nello studio di fase 1 nel 2010. Entrambi hanno raggiunto la remissione completa nello stesso anno e le cellule Car-T sono rimaste rilevabili per più di 10 anni. Gli autori osservano anche un’evoluzione delle Car-T nel tempo, con una popolazione altamente attivata che emerge e diventa dominante in entrambi i pazienti. Queste cellule hanno continuato a dimostrare la capacità di uccidere le cellule tumorali e hanno mostrato una proliferazione continua. È quanto riporta un articolo pubblicato da Alleati per la Salute (www.alleatiperlasalute.it), il portale dedicato all’informazione medico-scientifica realizzato da Novartis.

Era il 2010 – ricorda l’articolo – quando Doug Olson e Bill Ludwig, sottoposti a una terapia sperimentale contro il cancro da cui erano affetti, una leucemia linfocitica cronica. Il trattamento in questione – terapia Car-T – trasforma le cellule immunitarie in killer di cellule tumorali. Poche settimane dopo, i medici ricevettero Olson per aggiornarlo sui suoi progressi. E lui di quel colloquio ricorda ogni singola parola: “Doug, non troviamo più una singola cellula cancerosa nel tuo corpo”, gli dissero i dottori. Una cosa simile è accaduta anche a Ludwig. Più di 10 anni dopo Olson rimane in remissione. E con lui anche un altro dei primi pazienti trattati con Car-T- è protagonista del lavoro scientifico firmato da J. Joseph Melenhorst dell’Università della Pennsylvania a Philadelphia e colleghi.

“È stata una grande sorpresa per noi scoprire che queste cellule (Car-T, ndr) sono ancora in grado di uccidere quelle tumorali 10 anni dopo l’infusione”, ha detto Carl June, autore dello studio in questione in un’intervista al britannico The Guardian. A proposito del risultato ottenuto, David Porter, l’oncologo dell’Università della Pennsylvania che ha proposto la cura a Olson, ha dichiarato, al New York Times: “Gli oncologi non usano facilmente o spesso parole come “curare”, garantisco che non vengono usate alla leggera. I pazienti che abbiamo trattato avevano una malattia molto avanzata”.

“Lo studio pubblicato da Nature – commenta Andrea Biondi, direttore della Clinica pediatrica del Centro Maria Letizia Verga di Monza, uno degli scienziati italiani che ha esplorato la via delle Car-T – rappresenta un lavoro molto importante, innanzitutto perché è stato svolto dai ricercatori dell’Università della Pennsylvania, sotto la guida del professor Carl H. June, pioniere dell’applicazione clinica della tecnologia. Il fatto che, a 10 anni dall’infusione con cellule Car-T, ci siano dei pazienti con leucemia linfatica cronica in remissione, ci porta a dire che con questo tipo di cellule sia possibile ottenere delle lunghe remissioni, senza la necessità di ricorrere ad altri interventi, come ad esempio il trapianto di cellule staminali”.

(Fonte: Adnkronos)

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