Censis: l’85,6 per cento degli italiani
dice no alla carne “sintetica”
Per il 79,9% degli italiani la carne fatta con prodotti vegetali non può essere considerata carne: per questo vogliono che siano proposti chiaramente come prodotti distinti e diversi da quelli della carne. Lo sforzo promozionale per la carne prodotta in laboratorio non conquista quindi gli italiani: l’85,6% dichiara di non volere cibi fatti in laboratorio, ma da agricoltura e allevamenti tradizionali. Altra alternativa che non convince sono gli insetti, con l’83,9% che non è disposto a mangiarli. E’ quanto emerge dal rapporto Censis “Per il buon uso del recovery fund nel rilancio delle filiere della carne”, presentato oggi da Unaitalia e Assica nella sala Stampa Estera a Roma.
Inoltre, le reiterate campagne denigratorie sulla carne non scalfiscono il buonsenso degli italiani: l’82,5% dichiara esplicitamente che la giusta quantità di carne bianca e rossa è componente fondamentale di una buona dieta e perché parte della dieta mediterranea. E il 64,9% non si fa condizionare da eventuali informazioni negative o fake news sul tema.
Oggi il 96,5% dei cittadini dichiara di mangiare carne, di cui il 45,9% regolarmente ed il 50,6% di tanto in tanto. Gli italiani sono inoltre consapevoli che la filiera della carne si è evoluta e modernizzata: nessuno è convinto di mangiare carne con le stesse caratteristiche di quella di 30 anni fa. A sorpresa, a mangiare con regolarità carne sono soprattutto i giovani (62,8%) con quota più alta di quella di anziani (30%) e adulti tra i 35 e il 64 anni (47,7%). Ed infine gli italiani non vogliono ambiguità lessicali e informative: per il 93,4% occorre sempre distinguere in modo inequivocabile nelle etichette i prodotti di carne da animali allevati in modo tradizionale e quelli di carne sintetica creata in laboratorio.
(Fonte: Adnkronos)