Droga, l’esperto: “Il 15% di chi ne fa uso diventa tossicodipendente”
“Dobbiamo dire che il tossicodipendente è un malato, e di conseguenza deve essere consapevole di questa condizione. Chi fa uso di sostanze lo fa per scelta di vita o per vulnerabilità del sistema nervoso centrale? Questo è il tema centrale quando si parla di questo argomento. Quando parliamo di addiction dobbiamo distinguere due elementi, il comportamento volontario, sotto controllo della propria volontà e una seconda fase di vulnerabilità dell’organismo. Il 15% di chi fa uso di droghe ha poi un meccanismo di transizione che lo fa entrare in una spirale di tossicodipendenza. Questo dipende da fattori genetici, o da impatto ambientale, e non è valutabile a priori”.
Così Ferdinando Nicoletti, ordinario di farmacologia della Sapienza Roma e specialista dell’Irrcs Neuromed, spiega i pericoli della tossicodipendenza a una platea di 700 ragazzi accorsi al teatro Manzoni di Cassino per il meeting ‘NeuromedAgainstDrugAbuse’ organizzato da Neuromed e Casa di cura Villa Serena di Cassino.
“Dire che le droghe sono brutte è una informazione sbagliata – aggiunge – le sensazioni sono piacevoli, ma bisogna spiegare ai ragazzi che se cadono nel tunnel della tossicodipendenza la loro vita dovrà intraprendere un percorso difficile di guarigione”.
Quali sono le droghe più pericolose e diffuse? “In Italia – sottolinea Nicoletti – abbiamo il triste primato di consumo di cannabis tra 15-16 anni. Il consumo è del 15%, rispetto a al dato europeo del 7%. C’è una propaganda errata: la cannabis viene considerata come droga leggera ma non è così. La patologia più devastante in psichiatria è la schizofrenia, e il 50% dei soggetti è stato un grande consumatore di canne e spinelli. Un altro pericolo arriva dal Krokodil, un derivato della morfina, che distrugge totalmente l’organismo e compromette la sfera dell’impulso. Le metamfetamine, poi, sono il nemico pubblico numero uno, e distruggono le difese immunitarie”, conclude.
(Fonte: Adnkronos)