Superticket: cos’è ed in quali regioni si applica
Si chiamano superticket ma a differenza di quanto può far credere il loro nome, non rappresentano una stangata sui normali ticket sanitari. Ieri sono finiti al centro della prima riunione che si è svolta tra il ministero della Salute e alcuni rappresentati delle regioni per discutere della revisione dei ticket. “L’obiettivo – ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Veneto, Luca Coletto – è l’abolizione dei ticket sulle visite specialistiche, che sono quelli che hanno creato disuguaglianze tra i cittadini”. Tra le ipotesi al vaglio per compensare i mancati introiti del valore dei superticket c’è anche quella di “far diventare a pagamento i codici verdi”.
Ma cosa sono come funzionano i superticket? Per superticket si intende il balzello introdotto nel 2011 che prevede il pagamento di 10 euro di ticket su ogni ricetta per le prestazioni di diagnostica e specialistica. Ogni regione può decidere se e come applicarlo e la sua introduzione ha scatenato forti polemiche da parte di alcune regioni che hanno scelto di adottarlo in modo differente. Alcune hanno deciso di modularlo in base al reddito o al tipo di servizio, mentre altre, come la Valle d’Aosta hanno preferito non adottarlo affatto.
Il superticket non si paga in Sardegna, Valle d’Aosta, nella provincia di Trento e Bolzano e in Basilicata. Viene invece applicato il superticket di 10 euro per ogni ricetta medica che abbia un valore superiore ai 10 euro nel Lazio, nel Friuli Venezia Giulia, in Liguria, Marche, Molise, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Calabria. In Campania, Piemonte e Lombardia il superticket viene applicato in maniera progressiva all’aumentare del valore della ricetta mentre viene modulato in base al reddito in Veneto, Emilia Romagna, Umbria e Toscana.
(Fonte: Adnkronos)