Studio italo-americano

Tumori, attività fisica e riduzione del rischio: scoperto nuovo legame

di oggisalute | 8 maggio 2017 | pubblicato in Attualità
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Fare attività fisica riduce il rischio di molte malattie croniche, mortali o disabilitanti, tra cui il cancro. Ma come lo sport esercita i suoi effetti benefici sulla salute? Uno studio italo-americano ha identificato un nuovo meccanismo che spiega il legame tra esercizio e probabilità ridotta di tumori gastrointestinali, soprattutto di cancro del colon-retto: il movimento fa calare il livello di acidi biliari nel sangue. Il lavoro, pubblicato su ‘Oncotarget’, è condotto da un team dell’università di Verona e della New York University School of Medicine. Lo studio è stato possibile grazie ai risultati raccolti durante le 4 edizioni di ‘Run For Science’, progetto di ricerca sulla corsa ideato dalla Sezione di Scienze motorie dell’ateneo scaligero, che dal 2014 si tiene ogni anno a Verona per approfondire a livello scientifico diversi aspetti che riguardano la mezza maratona e la maratona.

“Si è scoperto che una corsa di media distanza è in grado di ridurre sostanzialmente la concentrazione di acidi biliari nel sangue, soprattutto quelli più nocivi – spiega Giuseppe Lippi, responsabile della Sezione di Biochimica clinica dell’università veronese – Questo è stato possibile grazie all’utilizzo di una strumentazione di ricerca molto sofisticata e precisa, quale la cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa tandem (Lc-Ms/Ms) con rilevazione a triplo quadrupolo. Gli acidi biliari provocano un danno diretto alle cellule – sottolinea lo scienziato – imputabile al potenziamento dello stress ossidativo, al danneggiamento diretto di Dna e mitocondri, all’inibizione dei processi di proliferazione neoplastica e all’aumentata resistenza delle cellule neoplastiche ai meccanismi immunitari che ne contrastano la crescita”.

“La scoperta che una corsa di durata e intensità media possa disinnescare, almeno in parte, l’effetto cancerogeno degli acidi biliari del sangue – sottolinea Federico Schena, responsabile della Sezione di Scienze motore dell’ateneo di Verona e coordinatore di Run For Science – rappresenta un’ulteriore conferma di come sia necessario promuovere ulteriormente l’attività fisica, in termini di durata e frequenza, per ridurre il rischio di sviluppare questa e altre forme di tumori nelle quali gli acidi biliari concorrono alla patogenesi, come tumori del pancreas, delle vie biliari e dello stomaco”.

La riduzione degli acidi biliari nel sangue conseguente all’attività fisica, aggiungono i ricercatori, potrebbe inoltre essere considerato un presidio terapeutico aggiuntivo anche per i pazienti che abbiano già ricevuto una diagnosi di tumore. “Dai risultati che abbiamo conseguito in questo studio – conclude Lippi – si dimostra che non serve diventare atleti per godere di questi benefici, poiché la riduzione degli acidi biliari nel sangue è indipendente dall’intensità dell’esercizio, ma si correla solo alla sua durata”.

(Fonte: Adnkronos)

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