Studio della Hiroshima University

Rigirarsi nel letto di notte?
Può raddoppiare il rischio d’infarto

di oggisalute | 4 settembre 2017 | pubblicato in Attualità
sonno

Non solo notti in bianco e occhiaie profonde al mattino. Rigirarsi nel letto per più di un’ora e mezzo prima di prendere sonno è ‘spia’ di problemi cardiovascolari. Secondo uno studio giapponese, così raddoppia il rischio di infarto o di soffrire di angina. Non solo: anche essere sonnambuli aumenterebbe il pericolo di futuri problemi di salute. Un rischio che corre anche chi riposa meno di 6 ore a notte.

La ricerca, condotto dal team di Nobuo Sasaki dell’Hiroshima University, è descritta sulla stampa britannica, ma il gruppo non chiarisce le ragioni di questa stretta associazione fra problemi di sonno e salute del cuore.

SISTEMA NERVOSO – L’idea è che la prolungata veglia possa causare un’iperattività nel sistema nervoso, causando un’accelerazione del battito e un aumento della pressione. Insomma, il cuore è sottoposto a uno stress extra.

PROBLEMI CARDIOVASCOLARI – Il lavoro ha esaminati dati statistici, dunque gli esperti non sono in grado di evidenziare le cause di questo fenomeno. Ma il fatto di rigirarsi ogni notte a lungo fra le lenzuola o di restare svegli troppo tempo sembrerebbe disturbare il sistema nervoso simpatico. “I nostri risultati supportano l’ipotesi che il deterioramento del sonno può portare a problemi cardiovascolari”, conclude Sasaki.

(Fonte: Adnkronos)

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