Diete “fast”, le conseguenze pericolose
di un’alimentazione iperproteica
Dieta ipocalorica, iperproteica, rapida. Sono tutti sinonimi di diete fast che comportano a lungo andare conseguenze pericolose per il nostro organismo; uno studio recente dimostra come queste possano verificarsi anche a livello intestinale, precisamente sul microbiota.
LO STUDIO
Tutti avranno sentito parlare almeno una volta di diete iperproteiche che fanno perdere rapidamente i chili in eccesso, ma il discorso rimane sempre lo stesso: questi verranno ripresi repentinamente appena si ritornerà a mangiare come prima. Ma oltre a far perdere peso in poco tempo, cosa succede al nostro organismo se riceve soltanto alimenti proteici, in particolare al nostro microbiota?
Uno studio pubblicato quest’anno sulla rivista Anaerobe ha dimostrato come questo venga alterato dall’assunzione continua e costante di proteine nella dieta. È stato fatto un confronto per sei settimane tra ratti alimentati con dieta iperproteica e ratti alimentati con una dieta equilibrata, analizzando i campioni fecali con differenti tecniche strumentali.
I risultati sono stati ottenuti già nelle prime settimane, infatti, oltre a causare un aumento dei mediatori pro-infiammatori e di stress ossidativo a livello intestinale, si è verificata un’alterazione della composizione del microbiota: il batterio Escherichia coli è aumentato di 21, 5.06 e 6.23 volte rispettivamente a 1, 4 e 6 settimane, determinando maggiore rischio di patologie infiammatorie intestinali; i batteri Prevotella, Bifidobacterium, Akkermansia muciniphila, Ruminococcus bromii e Roseburia/Eubacterium rectale sono, invece, diminuiti.
Questi sono coinvolti nella via del metabolismo dei carboidrati e nella sintesi degli acidi grassi a catena corta (ac. acetico, propionico e butirrico), che rappresentano la fonte nutritiva delle cellule intestinali ed inoltre svolgono azione antinfiammatoria e protettiva per gli stessi enterociti; quindi, una riduzione di questi batteri aumenta ancor di più il rischio di patologie intestinali.
Infine, lo studio ha dimostrato la diminuzione delle immunoglobuline G (IgG), correlate alla quantità di butirrato presente, che svolgono un ruolo di difesa per l’intestino legando i patogeni e limitandone il loro contatto con le cellule enterocitiche.
SCEGLIERE UNA DIETA EQUILIBRATA
Come in ogni ambito, gli eccessi fanno male, come diceva Paracelso “è la dose che fa il veleno”; le proteine devono essere presenti nella dieta, ma in modo equilibrato, accompagnandole con una porzione di carboidrati integrali e fibre. Le diete iperproteiche sono contestabili sia per la velocità con cui fanno perdere peso, poiché bisogna essere consapevoli del fatto che la gradualità nel dimagrimento assicura risultati efficienti e che durano nel tempo, sia per le cattive conseguenze che generano nel tempo. La dieta, come ripeto sempre, deve essere vista come stile di vita, un percorso che si inizia e che non avrà fine, poiché diventerà un tutt’uno con la nostra quotidianità; rimettiamoci in forma per stare in salute, muniamoci di costanza, perseveranza e tanta motivazione, tre elementi fondamentali per la riuscita di un percorso.
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Francesco Garritano, laureato dapprima in Chimica e tecnologia farmaceutica, poi in Scienze della nutrizione, è un biologo nutrizionista che esercita la sua professione in tutte le province calabresi, a Roma, a Milano, a Vicenza ed a Taranto. Ormai da tanti anni è entrato nel network dei medici di segnale, uniti dall’acronimo Gift, il quale indica i principi sui quali si basa una sana alimentazione preventiva e curativa: gradualità, individualità, flessibilità e tono muscolare.