Una Tac svela il volto degli antichi egizi,
al via studio internazionale
Che volto avevano Cleopatra &Co? Le fattezze degli antichi egizi saranno svelate dalla Tac, lunedì 19 febbraio presso la Gemini Rx di Travagliato, struttura bresciana specializzata in diagnostica per immagini. Alle 19 – rigorosamente in orario extra-lavorativo, così da non interferire con le prestazioni ai pazienti – l’équipe multidisciplinare del Mummy Project Research diretta da Sabina Malgora, archeologa esperta di archeologia egizia, eseguirà l’esame su 3 teste conservate al Civico Museo di Scienze naturali di Brescia.
I 3 misteriosi reperti verranno sottoposti a Tac e analisi chimiche e fisiche come il test del Carbonio-14. Sarà così possibile datarli, ma non solo: il viso di una delle 3 mummie sarà ricostruito “per restituire un’immagine tangibile” della persona imbalsamata, annunciano i ricercatori, e sarà realizzata “una copia 3D manipolabile per ipovedenti e persone con diverse abilità”.
Malgora e colleghi lavoreranno al ‘cold case’ in collaborazione con il direttore del Museo bresciano, Paolo Schirolli, e con Valentino Rubetti, direttore della Gemini Rx. L’indagine punta al “recupero di dati per incrementare le conoscenze sulla vita e sulla morte” dei 3 antichi egizi “e sulle tecniche di mummificazione”, e rientra in “un progetto più ampio che prevede analisi molecolari e studi approfonditi. I medici – si precisa – opereranno al di fuori dal loro orario di lavoro, come volontari”.
Il Mummy Project Research, riconosciuto a livello internazionale – ricorda una nota – è il solo centro ricerche, con sede a Milano, specializzato nello studio approfondito di reperti organici, in particolare di mummie umane e di animali, attraverso analisi effettuate con le più moderne tecniche di indagine medica e investigativa, eseguite da un team composto da diversi esperti in grado di recuperare tutte le informazioni disponibili e di confrontarle nel panorama scientifico di riferimento, nel più completo rispetto della integrità e della conservazione dei reperti.
La missione degli ‘007 in camice’ è restituire un’identità il più possibile esaustiva alle mummie oggetto di indagine, completando il quadro storico e culturale da cui provengono. Il Mummy Research Project collabora con università, musei, fondazioni e istituzioni culturali. Lunedì, con Malgora, opereranno sulle 3 teste Chantal Milani, antropologo, odontologo forense e capitano dei Ris di Roma; Francesca Motta, archeo-antropologa; Jonathan Elias, direttore dell’Akhmim Mummy Studies Consortium, Pennsylvania, Usa.
Il gruppo ha all’attivo numerosissimi progetti di studio su mummie egizie, tra cui quelle della Raccolta archeologica dell’università di Pavia, di cui ha ricostruito la vita e la morte grazie a sofisticate analisi, alla collaborazione dei massimi esperti internazionali e alle ricostruzioni forensi dei volti che restituiscono un’immagine viva dei soggetti mummificati. La collaborazione con Gemini Rx, conclude la nota, permette l’impiego delle più moderne e sofisticate tecnologie.
(Fonte: Adnkronos)