Ecco la dieta ritarda-menopausa:
largo a pesce e legumi
Fertili più a lungo attraverso la giusta alimentazione? È possibile. Una dieta ricca di pesce e legumi può infatti aiutare a ritardare la menopausa, mentre un elevato apporto di carboidrati raffinati, come pasta e riso, può accelerarla. Lo suggerisce uno studio britannico pubblicato online sul ‘Journal of Epidemiology & Community Health’. Gli esperti dell’Università di Leeds ricordano che ci sono diversi fattori, genetici, comportamentali e ambientali, coinvolti nella ‘tempistica’ con la quale si manifesta la menopausa e alcuni studi hanno ipotizzato che anche la dieta abbia la sua influenza.
Per approfondire ulteriormente l’argomento, i ricercatori hanno sfruttato i dati dello UK Women’s Cohort Study, che ha coinvolto oltre 35.000 donne tra i 35 e i 69 anni d’età, provenienti da Inghilterra, Scozia e Galles. Le partecipanti hanno fornito informazioni su fattori potenzialmente influenti come peso, livelli di attività fisica, storia riproduttiva e uso della terapia ormonale sostitutiva. Sono state inoltre stimate le quantità di 217 prodotti alimentari consumate ogni giorno. Infine, informazioni su quando le donne avevano raggiunto la menopausa sono state raccolte a 4 anni di distanza.
L’analisi finale ha incluso 914 donne che avevano raggiunto la menopausa naturalmente dopo i 40 anni e prima dei 65. La loro età media era di 51 anni e alcuni cibi sembrano essere associati al momento in cui è arrivata la menopausa.
Ogni porzione aggiuntiva giornaliera di carboidrati raffinati – in particolare pasta e riso – è stata associata al raggiungimento della menopausa 1,5 anni prima della media, dopo aver tenuto conto di fattori potenzialmente influenti. Mentre ogni porzione aggiuntiva di pesce e legumi (ad esempio piselli o fagioli) è stata associata a un ritardo superiore a 3 anni. Anche l’assunzione più elevata di vitamina B6 e zinco è stata legata a una menopausa più tardiva.
Risultati interessati sono emersi quando l’analisi ha esaminato gruppi particolari. Ad esempio, mangiare carne è stato associato a una menopausa che arriva quasi un anno dopo rispetto a una dieta vegetariana. Ancora, tra le donne senza figli, mangiare più uva e pollame è apparso significativamente associato a una menopausa successiva.
“L’eleveto apporto di legumi, che contengono molti antiossidanti – spiegano gli autori – potrebbe influenzare positivamente l’ovulazione, così come gli acidi grassi omega 3 contenuti nel pesce. D’altra parte, i carboidrati raffinati aumentano il rischio di insulino-resistenza, un fattore che interferisce con l’attività degli ormoni sessuali. Questo – avvertono – è però uno studio osservazionale e, come tale, non può dimostrare un legame di causalità. Serviranno dunque i giusti approfondimenti, dato che l’età alla menopausa naturale può avere implicazioni sui futuri rischi di salute”.
(Adnkronos)