Logopedia in Sicilia: bene i corsi di laurea, ma pochi professionisti
Tre corsi di laurea in logopedia e laurea magistrale in scienze riabilitative delle professioni sanitarie nelle tre università di Palermo, Catania e Messina. E circa 900 logopedisti, cioè 18 ogni 100.000 abitanti. Un dato ancora sotto la media europea di 33 per 100.000 abitanti ma che ha buone prospettive di crescita. La distribuzione nel mercato occupazionale vede la maggior parte dei professionisti inseriti in strutture private convenzionate o accreditate con il SSR ( circa il 60 %), mentre il dato inferiore (circa il 10/ 15% ) nelle strutture pubbliche e il restante (circa il 25/30%) nella libera professione. Queste stime potranno essere più precise già il prossimo anno essendo vigente l’obbligo di iscrizione all’ordine e potendo così registrare tutti i professionisti attivi in regione. La costituzione degli albi nel sistema ordinistico siciliano si è attivato velocemente con circa 300 iscrizioni già dal 1° luglio 2018. Gli ordini saranno 8 nelle diverse province, considerando l’accorpamento in un solo ordine di quelli di Caltanissetta e Agrigento. La FLI Sicilia ha raggiunto un numero di iscritti nel 2018 superiore ai 400 soci, raggiungendo una rappresentatività decisamente importante di circa il 45 % sul numero dei professionisti attivi. Per quanto riguarda il rapporto con la politica, la Federazione resta ancora in attesa, dopo oltre un anno, di una convocazione dall’Assessorato alla Salute per il tavolo tecnico delle professioni sanitarie nato nel 2017. Sono questi i numeri complessivi, con chiaroscuri, di una realtà professionale in crescita e di alto profilo professionale, forniti oggi in occasione del XII Congresso Nazionale della Federazione, in corso a Palermo.
“Con le nostre tre realtà formative universitarie – spiega Maria Rosa Parteniti, presidente della Federazione siciliana e logopedista magistrale all’Unità Operativa Semplice di Foniatria al Poiclinico Universitario di Palermo – abbiamo attualmente una ottima collaborazione costruita negli anni attraverso varie azioni congiunte e collaborazioni attive con i referenti e i direttori delle attività didattiche e di tirocinio (questi ultimi tutti professionisti dello specifico profilo professionale e con laurea magistrale). Queste hanno contribuito a colmare il bisogno formativo e a immettere professionisti sul territorio regionale che ha sempre registrato una richiesta importante per il mercato occupazionale e per la domanda di salute dei cittadini. Domanda che ha sempre avuto un trend in crescita, come confermato dall’immediato (da pochi giorni a tre mesi) inserimento dei neolaureati nel mondo del lavoro”.
Bene anche il raccordo con l’associazionismo e le realtà associative delle altre professioni sanitarie. “I rapporti sono sempre costanti, rappresentati da lavoro e azioni congiunte ai tavoli tecnici o eventi – precisa Paterniti –. La rete costruita negli anni è ampia e costituisce l’attuale network di FLI Sicilia. Le richieste di professionisti ci giungono costantemente da strutture pubbliche e private convenzionate, da cooperative con progetti per assistenza domiciliare, da privati che cercano professionisti per la libera professione. Negli anni abbiamo anche offerto un servizio alle aziende e ai cittadini, mettendoli in contatto con professionisti sul territorio, per giungere a coprire anche le zone più interne del territorio siciliano, evitando il concentramento nelle grandi città che era uno svantaggio per i cittadini con bisogni di salute rilevanti. Questo ha favorito l’assunzione di giovani professionisti, ma anche la nascita di nuove realtà assistenziali e di gestione servizi riabilitativi, a vantaggio di cittadini abitanti in paesi decentrati. Ma ha favorito anche la promozione della cultura logopedica, che sconosciuta a tanti adesso ha assunto una precisa identità fra professionisti sanitari e cittadini”.
Più complesso il rapporto con la politica regionale. “Nonostante una continua presenza in Assessorato alla Salute che ci ha fatti giungere ad un decreto di istituzione (2017) di un tavolo tecnico permanente delle professioni sanitarie – spiega la presidente – ad oggi siamo, ancora in attesa di una prima convocazione. Attendiamo con fiducia. Una realtà regionale più attiva e con una storia importante è invece il Coordinamento Handicap Regionale, che ha al suo interno associazione di utenti e associazioni professionisti sanitari, uniti per promuovere azioni a favore dell’inclusione delle persone con disabilità. L’esperienza associativa vissuta dall’avvio della federazione nel 1989 ad oggi – continua la Paterniti – ci ha arricchito e fatto vivere la nostra professionalità con una visione di sistema. Questo ha anche permesso una crescita personale sia nella nostra Regione e anche a livello nazionale, con l’esperienza nella segreteria nazionale, percependo un senso di grande stima con questo ultimo incarico per l’organizzazione del congresso nazionale a Palermo. Questo evento a Palermo è qualcosa che mi fa pensare ad un cerchio che si chiude: dall’avvio della FLI con l’Associazione Logopedisti Siciliani (socio fondatore nel 1989) al congresso nazionale FLI nella sua fase più importante di trasformazione, avendo raggiunto l’obiettivo dell’ordine professionale. Sarà per me un onore festeggiare questo traguardo nella mia terra difficile ma splendida, insieme alle persone di una segreteria FLI con cui ho stabilito un legame speciale da famiglia professionale”.