Le novità della manovra

Sanità, via il numero chiuso
a Medicina e risorse per contratti

di oggisalute | 19 ottobre 2018 | pubblicato in Attualità
Universita_test_medicina_ftg_3

Abolizione del numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, 50 milioni alle Regioni per gli interventi di abbattimento delle liste d’attesa, 284 milioni per i rinnovi contrattuali di tutto il personale del Servizio sanitario nazionale e altri 505 milioni che saranno attribuiti alle regioni per le spese farmaceutiche. Sono alcune delle misure in materia di sanità varate ieri sera dal Governo e previste in due distinti provvedimenti, il decreto legge per la Semplificazione e il disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e al bilancio pluriennale per il triennio 2019–2021.

Nella manovra, come si legge nel comunicato diffuso dopo il Consiglio dei ministri di ieri, sono previsti una serie di stanziamenti: 284 milioni per i rinnovi contrattuali di tutto il personale del Servizio sanitario nazionale e altri 505 milioni alle regioni per le spese farmaceutiche – riporta il comunicato stampa – Nella legge di bilancio è prevista anche, un po’ a sorpresa, l’abolizione del numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, “permettendo così a tutti di poter accedere agli studi”. Si reintroduce poi “l’incompatibilità tra la carica di commissario alla Sanità e ogni incarico istituzionale presso la regione soggetta a commissariamento”. Ovvero, stop ai governatori commissari.

Per smaltire le attese in sanità “si interviene per ridurre drasticamente le liste d’attesa con lo stanziamento, tra l’altro, di un fondo da 50 milioni per le regioni per gli interventi di abbattimento delle liste d’attesa”, riporta il documento. Inoltre, con l’istituzione del Centro unico di prenotazione (Cup) digitale nazionale, “si potrà monitorare quando effettivamente sono stati presi gli appuntamenti, in modo da evitare – sottolinea il comunicato – possibili episodi fraudolenti di indebito avanzamento nelle liste d’attesa”.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte,  ha approvato anche il decreto-legge che introduce disposizioni per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e altre esigenze indifferibili. Per quanto riguarda il settore ‘Salute’, nella Semplificazione sono previste le transazioni con le aziende farmaceutiche per il ripiano della spesa farmaceutica, ovvero il famoso ‘payback’; l’stituzione della Anagrafe nazionale vaccini, con l’obiettivo di monitorare i programmi vaccinali sul territorio; l’stituzione del fondo per la riduzione delle liste d’attesa.

Infine nel testo, come già stabilito dal decreto legge sulla legge di bilancio, per il commissariamento delle Regioni in piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario viene prevista “l’incompatibilità della figura del commissario con qualsiasi altro incarico istituzionale presso la Regione”.

(Fonte: Adnkronos)

Lascia un commento

Protezione anti-spam *