Quali sono i problemi più comuni
al cuoio capelluto?
(PUBBLIREDAZIONALE) Di cosa dobbiamo preoccuparci per mantenere in salute il cuoio capelluto? Prima di tutto, occorre conoscere quali sono i problemi più diffusi, per questo riportiamo qui tutte le informazioni utili e i consigli essenziali forniti dall’Istituto Helvetico Sanders, specializzati in calvizie e nel trattamento delle principali problematiche del cuoio capelluto.
COME RICONOSCERE LE ANOMALIE DEL CUOIO CAPELLUTO
Il cuoio capelluto si compone di 3 strati (cute, sottocute e muscolo epicranico) ed è ricco di capillari che nutrono i capelli; le ghiandole sebacee e sudoripare, tramite il sebo e il sudore, svolgono una funzione di protezione e lubrificazione del cuoio capelluto e dei capelli. In caso di forte prurito, rossore o desquamazione, significa che c’è stata qualche alterazione del cuoio capelluto e così il nostro organismo ci comunica, attraverso questi sintomi, che qualcosa non va per il verso giusto.
I sintomi possono durare pochi giorni oppure molto più a lungo, perciò bisogna osservare con attenzione il proprio capo per capire cosa fare.
I DISTURBI PIU’ COMUNI DEL CUOIO CAPELLUTO
Prurito
Può essere provocato anche dall’utilizzo di prodotti errati per il lavaggio dei capelli.
Tricodinia
Questo è associato, in genere, a un dolore alla radice dei capelli, talvolta evocato dal contatto. Una delle cause è la ridotta soglia di attivazione dei nocicettori presenti in tutto il cuoio capelluto (epidermide, derma e ipoderma). Un’infiammazione della cute o del follicolo pilifero potrebbe portare ad attivare queste terminazioni nervose e quindi provocare dolore.
Deriva dalla mancanza di grassi (lipidi) ed è associato spesso a una forte disidratazione. Le cause possono essere disfunzioni organiche, fattori ambientali o l’impiego di prodotti sbagliati (shampoo e balsami).
Forfora
La forfora è un problema che affligge 1 persona su 2. È causata da un’alterazione del naturale processo di ricambio cellulare che ha come conseguenza la desquamazione del cuoio capelluto. La forfora può essere di vari tipi: patologica, occasionale, secca o grassa.
Seborrea
Si verifica quando c’è un aumento dell’attività delle ghiandole sebacee, quindi la produzione eccessiva di sebo, che si accumula sui capelli e sul cuoio capelluto. Una delle conseguenze può consistere anche nella caduta dei capelli.
Psoriasi
È una patologia della pelle che si manifesta come un’irritazione superficiale localizzata, in macchie e con squame simili alla forfora, ma di colore grigiastro. La psoriasi non comporta la caduta dei capelli, perché non riguarda i follicoli piliferi, ma crea fastidio e prurito sulla testa.
Si parla di iperidrosi quando i capelli sono eccessivamente untuosi, poiché si verifica un ipersecrezione di sudore delle ghiandole, che può avere cause genetiche ma anche psicologiche. L’iperidrosi consiste in un prurito continuo ai capelli e da un cattivo odore.
Tigna
La tigna è un fungo che può colpire il cuoio capelluto, manifestandosi come una chiazza eritematosa che provoca desquamazione. Questo tipo di disturbo è contagioso e può riguardare anche i più giovani. Occorrono trattamenti specifici per determinare la scomparsa di questo tipo di micosi. Bisogna fare attenzione perché la tigna, penetrando nello stelo del capello, ne provoca lo spezzamento alla base.
Per diagnosticare correttamente il tipo di problema da cui si è afflitti, ci si deve rivolgere sempre a professionisti del settore ed evitare di ricorrere a rimedi improvvisati o di usare prodotti di cui non si conoscono bene gli effetti. C’è sempre il rischio di causare un danno maggiore quando invece la maggior parte delle anomalie del cuoio capelluto sono curabili ed è possibile avere una chioma rigogliosa e sana.