Le nuove sfide della telemedicina dopo la pandemia
Creare un nuovo sistema di comunicazione per incentivare la telemedicina anche dopo la pandemia. È questa una delle sfide che saranno lanciate al congresso che si svolgerà alla Casa di Cura Ini Città Bianca di Veroli, in provincia di Frosinone, venerdì 28 e sabato 29 gennaio. Il congresso dal titolo “La telemedicina nella terapia del diabete e la obesità”, sarà articolato in due sessioni dedicate alle nuove opportunità terapeutiche offerte da questa pratica clinica, soprattutto in ambito diabetologico e per la cura dell’obesità.
Responsabile scientifico è l’endocrinologo Patrizio Tatti, responsabile del Servizio di Diabetologia dell’Ini Città Bianca, che ha condotto uno studio insieme alla dottoressa Pavandeep Singh, raccogliendo dati e numeri su come è cambiato l’approccio terapeutico grazie alla telemedicina. “Attualmente nella nostra Unità operativa abbiamo in cura circa 200 pazienti, con un incremento di nuove visite di circa l’80 per cento – spiega Tatti – . Questo ci fa capire che la telemedicina ormai deve essere trattata come una vera e propria disciplina e non come una versione minore della visita medica”.
“La pandemia causata dal Covid ha spinto la telemedicina in uno stato di caos – prosegue lo specialista – è stata trascurata la dimensione nuova di questa pratica, che invece si può porre come vera e propria disciplina, perché́ offre delle possibilità di supporto del paziente poco utilizzate o che non sono affatto emerse. La dimensione nuova più evidente è legata alla cura domiciliare e alla deospedalizzazione, che offre il vantaggio di evitare lunghe attese in sala d’aspetto. Il paziente, poi, affronta la visita con più serenità, nel proprio ambiente domestico. Ma a noi medici la telemedicina dà anche la possibilità di reperire documenti e informazioni che spesso il paziente non porta con sé”.
“Ma tutto questo ha un prezzo, – aggiunge Tatti – è necessario creare un nuovo sistema di comunicazione, con un risalto della figura dell’infermiere che diventa il ‘regista’ di questi incontri. Con questo convegno – conclude – cercheremo di capire se la telemedicina continuerà a trovare spazio anche dopo il Covid. Se usata con giudizio, coscienza, esperienza e saggezza, è una nuova forma che consentirà un importante risparmio per il Servizio sanitario nazionale ed aumenterà il benessere dei nostri pazienti”.
Provider e segreteria organizzativa sono a cura di Biba Group.