Con una nuova norma raddoppia il contenuto della frutta nelle bibite
Cinquantamila chili di vitamina C in più all’anno contro l’influenza saranno ‘bevute’ dai 23 milioni di italiani che consumano bibite grazie all’aumento del 20% del contenuto minimo di frutta previsto dalla nuova norma. E’ quanto stima la Coldiretti nel commentare positivamente l’approvazione della miniriforma della Sanità da parte del Consiglio dei ministri su proposta dal ministro della Salute Balduzzi.
Come richiesto dalla Coldiretti, il provvedimento praticamente raddoppia il contenuto di frutta nelle bibite fissato fino ad ora al 12%, con la presenza di circa duecento milioni di chili di arance in più. “Finalmente si inizia a dire basta alle aranciate senza arance che ingannano i consumatori costretti a pagare l’acqua come la frutta con gravi perdite economiche ed occupazionali”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini, nel sottolineare che la norma “concorre a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a ridurre così le spese sanitarie dovute alle malattie, dall’influenza all’obesità”.
Secondo Marini non va dimenticato l’impatto economico sulle imprese agricole poiché l’aumento della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare oltre diecimila ettari di agrumeti italiani con una estensione equivalente a circa ventimila campi da calcio, situati soprattutto in regioni come la Sicilia e la Calabria.