Con freddo e gelo aumenta il rischio di caduta per gli anziani
Con l’arrivo della prima neve che soprattutto la sera e al mattino, con le temperature piu’ basse, diventa insidiosissimo ghiaccio e’ rischio cadute soprattutto per gli anziani. Le conseguenze possono essere gravi, in particolar modo se si incorre nella rottura del femore, un vero e proprio incubo per molti, che richiede un estenuante periodo di immobilizzazione e attivita’ di riabilitazione. Allora meglio, in questi giorni, stare in casa o farsi accompagnare da qualcuno a prendere i generi di prima necessita’. Il consiglio viene dal dottor Graziano Onder, del Centro di medicina dell’invecchiamento del Policlinico Gemelli di Roma.
”Questo vale per le situazioni meteorologiche difficili, in cui gli anziani, che hanno difficolta’ nella deambulazione e una maggiore fragilita’ ossea perche’ producono meno vitamina D rischiano di incorrere in una frattura in seguito a una caduta- spiega Onder- ma e’ bene ricordare che in linea generale e’ invece meglio uscire nelle ore piu’ calde della giornata, perche’ questo aiuta a non isolarsi”.
”L’importante- ricorda lo specialista- e’ coprirsi bene e non esporsi troppo al vento e al freddo”. Se poi, malauguratamente, dovesse capitare di incorrere nella frattura del femore e’ bene agire subito: ” Le conseguenze, causa sopratutto dell’immobilizzazione, possono andare dalle piaghe da decubito a infiammazioni, cistiti, trombosi- conclude infatti Onder- per provare in tutti i modi a prevenirle e’ importante che l’operazione di correzione della frattura avvenga entro 48 ore dal ricovero”.