Reflusso gastroesofageo: combattiamolo con le “cure dolci”
Ad affollare i presidi di Pronto Soccorso, molto spesso, sono persone che lamentano un dolore toracico. Il primo pensiero è la possibile origine cardiaca ma, nel 50 per cento dei pazienti con episodi di questo tipo, gli accertamenti documentano la presenza di reflusso gastroesofageo. E si, perché uno dei sintomi più comuni di questa diffusa patologia è il dolore con un esordio improvviso e di forte intensità, che provoca una sensazione di costrizione al centro del torace e che – a volte- si propaga anche al collo o al braccio sinistro. Contro il reflusso gastroesofageo oltre le cure tradizionali esistono anche quelle naturali.
Vediamo quali sono:
– aceto di sidro naturale: mescolarne un cucchiaio in un bicchiere d’acqua, e berlo a piccoli sorsi durante i pasti;
– yogurt: i suoi benefici batteri della digestione aiutano a contrastare la formazione di acidi in eccesso nello stomaco.
– frutta: fichi secchi, ananas fresco o essiccato e papaya fresca (contengono una gran quantità di enzimi digestivi che aiutano la digestione e prevengono l’acidità);
– assenzio (Artemisia Asiatica);
– estratto di buccia d’arancia: ricavato dalle bucce di arance fresche, aiuta a muovere il cibo all’interno dell’esofago fino allo stomaco, in modo efficace ed efficiente, prevenendo così la formazione di acidi in eccesso.
Per prevenire questa patologia, inoltre, bisognerebbe modificare il proprio stile di vita:
– smettere di fumare;
-ridurre il proprio peso, in caso di obesità;
-evitare il consumo di alcool;
-consumare pasti ridotti;
-indossare abiti ampi e comodi;
-coricarsi almeno tre ore dopo i pasti;
– dormire sul fianco sinistro e con la testa sollevata rispetto allo stomaco;
Tra gli alimenti che dovrebbero essere consumati con moderazione poiché facilitano l’insorgenza del reflusso acido ci sono:gli agrumi, il cioccolato, la caffeina, l’aglio, le cipolle, i condimenti alla menta, i cibi grassi, speziati o fritti, oppure a base di pomodoro.
Ma, soprattutto, bisognerebbe evitare lo stress e la collera.