Contraccettivo, questo sconosciuto
Ben il 42 per cento delle ragazze italiane sotto i 25 anni non utilizza nessun metodo contraccetivo. E’ quanto emerge da un sondaggio nazionale che la Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) ha svolto su oltre mille giovani donne tra i 14 e i 25 anni. Di queste, il 24 per cento ricorre al coito interrotto. E solo 3 donne su 10 hanno ricevuto informazioni da medici e insegnanti, mentre il restante 70 per cento da fonti non qualificate.
L’indagine ha analizzato anche l’uso della pillola, scelta nell’86 per cento dei casi per la sicurezza contraccettiva.
“Tuttavia – sottolinea Alessandra Graziottin, direttore Centro ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele di Milano – dobbiamo promuoverne maggiormente l’uso tra le ragazze”. E questo perchè “nel nostro Paese solo il 16,2 per cento delle donne usa regolarmente la pillola, contro il 41,5 per cento della Francia, il 28 per cento del Regno Unito e il 27,4 per cento della Svezia”.
Gli effetti positivi della pillola su regolarità del ciclo, acne e irsutismo, mestruazioni dolorose e carenza di ferro sono poi ignorati da 4 ragazze italiane su 10.
Precisa Mario Busacca, ordinario di ginecologia e ostetricia dell’Università di Milano: “se ancora troppe italiane arrivano impreparate alla prima volta, la principale causa è la scarsa educazione sessuale ricevuta“.
Il quadro che emerge nel sondaggio mostra un peggioramento della situazione rispetto ad un analogo sondaggio fatto nel 2010. Si registra, infatti, un 5 per cento in più di giovanissime che affronta la prima esperienza sessuale senza nessuna precauzione, rischiando così di incorrere non solo in una gravidanza indesiderata ma anche in una o più malattie sessualmente trasmissibili.
“Il risultato di questi comportamenti – aggiunge Busacca – sono le circa 10mila baby madri under 19 che, secondo l’Istat, ogni anno partoriscono negli ospedali italiani”.