Antonella è morta per un’emorragia da parto?
Si è perso troppo tempo?
Doveva essere una giornata da ricordare per tutta la vita quella di Antonella. Il giorno in cui sarebbe nato il suo bambino ed invece quel giorno, o meglio la notte tra domenica e lunedì 5 agosto, ha avuto un epilogo tragico per lei e per i suoi familiari, che adesso chiedono giustizia.
Antonella è morta per un’emorragia da parto all’ospedale di Nicosia (Enna) e ha dovuto aspettare ben due ore per essere portata con l’elisoccorso al nosocomio di Sciacca, sembra l’unico in cui c’era un posto libero nel reparto di Terapia Intensiva.
Ed ora anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin vuole vederci chiaro sulla morte della quarantenne, Antonella Seminara di Ganci (Palermo).
“Ho dato immediatamente mandato agli ispettori di recarsi in Sicilia – si legge in una nota del ministro della Salute – per accertare le cause che hanno portato al decesso della donna e del neonato e verificare le modalità organizzative di trasporto ed emergenza.
Morire di parto nel 2013 è già difficile da comprendere, ma se ciò è provocato da negligenze è inaccettabile.
Per questo gli ispettori verificheranno la sicurezza e l’appropriatezza delle procedure eseguite nell’ambito della gravidanza della signora”.
Questi i fatti: la donna, al settimo mese di gravidanza, nel pomeriggio della domenica ha cominciato a sentirsi male e, accompagnata dal marito, si è recata all’ospedale di Nicosia.
Dopo essere stata sottoposta ad un tracciato, i medici hanno accertato che mancava il battito del ed è stato disposto un cesareo d’urgenza. L’intervento si è concluso poco dopo le 23 ma la donna è stata colta da una grave sindrome emorragica e sono partite le richieste per l’elicottero del 118 e la ricerca di un posto in rianimazione, trovato poi all’ospedale di Sciacca.
Secondo fonti d’agenzia, dalle 23,30 fino all’1,10 di lunedì la donna è rimasta sull’ambulanza in attesa dell’arrivo del mezzo di soccorso. Dopo la comunicazione che l’elicottero di Caltanissetta era guasto è scattata la ricerca di un altro mezzo disponibile, reperito poi a Palermo. Tra l’altro l’elicottero del 118 di Palermo, giunto a Nicosia ha dovuto effettuare una serie di sorvoli perchè il forte vento che spirava sulla zona ostacolava le operazioni di atterraggio.
Il fascicolo aperto dalla procura di Nicosia è al momento a carico di ignoti e i carabinieri della compagnia di Nicosia hanno già acquisito i dati presso il 118 e gli operatori in servizio.
Intanto, per domani, all’obitorio di Nicosia è prevista l’autopsia sul bimbo morto prima ancora di venire alla luce.