Valeria è morta per un errore nella terapia, in sei rinviati a giudizio
Palermo – Sono quattro medici e due infermieri del reparto di Oncologia del Policlinico di Palermo le persone rinviate a giudizio per la morte di Valeria Lembo. La donna, di appena 34 anni, è deceduta il 29 dicembre del 2011 per una dose letale di chemioterapia.
Le accuse sono di omicidio colposo e falso nella cartella. Gli imputati dovranno comparire il 6 febbraio in tribunale. Secondo i pm Francesco Grassi e Emanuele Ravaglioli, la giovane donna palermitana affetta dal morbo di Hodgkin, fu uccisa da una dose sbagliata di chemioterapia. Secondo l’accusa a Valeria Lembo furono somministrati non 9 bensì 90 milligrammi di un farmaco, la vinblastina, mortale in dosi elevate.