Sicurezza sul lavoro, corso per formatori in tecniche della prevenzione
Un nuovo corso per formare i formatori per la salute e la sicurezza sul lavoro. Si è svolto nei giorni scorsi nella sede dell’Asp di Palermo, organizzato dall’Unpisi, l’Unione nazionale personale ispettivo sanitario d’Italia, e rivolto a tutti i Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro interessati a conseguire, oltre alla laurea in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, l’abilitazione all’insegnamento-formazione in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro.
Il corso, come previsto dal nuovo decreto del ministero del Lavoro e del ministero della Salute, pubblicato a marzo 2013, può sostituire i tre anni di esperienza richiesta per l’abilitazione a insegnare, mentre presupposto comune è comunque la laurea triennale.
Per questa ragione si rivolge soprattutto ai neolaureati che non hanno ancora maturato l’esperienza necessaria. “Se in passato ci siamo rivolti prevalentemente ai colleghi in servizio – afferma Angelo Foresta, segretario nazionale Unpisi e rappresentante della Commissione nazionale e regionale Ecm – oggi stiamo allargando ai colleghi più giovani, spesso ancora in cerca di un impiego, sia perché non hanno maturato i tre anni di esperienza e sia perché questo momento formativo può essere per loro un’opportunità di lavoro supplementare“.
In effetti è proprio da quest’area che si stanno registrando le principali richieste di formazione, anche grazie allo strumento del web. “L’associazione, nell’ottica non solo di favorire il soddisfacimento dell’obbligo formativo ECM previsto per la professione, ma anche di favorire lo sviluppo e la formazione di “competenze avanzate” – spiega il Vicepresidente nazionale Unpisi Maurizio Di Giusto – sta raccogliendo i fabbisogni formativi dei suoi iscritti al termine dei corsi ma soprattutto attraverso il sito Internet www.formazione.unpisi.it, da cui è possibile inviare per email le proprie richieste. Presto – annuncia – avremo un portale dedicato, con una registrazione dei bisogni ben strutturata e user friendly”.
Il corso Unpisi non è il solo disponibile sul mercato: vi sono vari soggetti formativi che offrono corsi comunque riconosciuti ma a prezzi spesso molto elevati, in particolar modo per giovani neo-laureati con difficoltà occupazionali. “Noi possiamo garantire competitività e specifiche competenze grazie all’abbattimento dei costi gestionali e a docenti del profilo che, con specifica competenza, mettono a disposizione della professione la propria esperienza esclusivamente con un rimborso spese – continua Di Giusto – ma, soprattutto, possiamo offrire un pacchetto di conoscenze e competenze specifiche del settore, prendendoci cura, come fanno gli ordini, della formazione professionale dei nostri iscritti”.
Per i tecnici della prevenzione, come per molte altre professioni sanitarie, non esiste ancora un ordine professionale benché il legislatore sia da tempo al lavoro per regolamentarne il settore. Malgrado questo vuoto legislativo s’inseriscono le attività di Unpisi che, comunque riconosciuta per decreto come associazione rappresentativa della professione, con sacrificio e dedizione si fa carico delle istanze del profilo.
Quello di Palermo non è il primo corso Unpisi, ve ne sono stati già a Firenze, Napoli, Roma e Perugia e tanti ancora sono in programma, portando finora in aula 550 professionisti e spaziando da quelli per Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp) all’igiene e sanità pubblica, dall’igiene degli alimenti alla sicurezza sul lavoro, dalla protezione ambientale alla sanità pubblica veterinaria.
“Le nozioni che si apprendono in aula, ho avuto modo di constatare, hanno poi sempre un riscontro concreto, sia nei concorsi che nella pratica professionale”, afferma Francesco Masseria, uno degli allievi, che ha anche seguito nella Capitale il corso Unpisi per la sicurezza delle macchine, sottolineando, tra gli altri punti di forza, “la disponibilità dei docenti e la loro capacità di coinvolgere l’aula, rompendo gli schemi della tradizionale lezione frontale”.
Il corso, che si è avvalso della collaborazione organizzativa di Biba Congressi, ha avuto una durata di 24 ore complessive, articolando tecniche didattiche a nozioni di comunicazione pubblica efficace, sempre più richieste nell’ambito formativo, dando anche spazio a esercitazioni pratiche. Per questo motivo l’offerta, pur rivolgendosi prevalentemente ai giovani laureati, ha attirato anche professionisti di comprovata esperienza interessati a integrare le proprie competenze con un valore aggiunto che non si apprende direttamente sul campo. Il corso, oltre a essere abilitativo, è riconosciuto per il rilascio di 28 crediti formativi Ecm.
“Professionisti sempre più preparati e qualificati, che lavorino nel settore privato o nel pubblico – concordano Di Giusto e Foresta -, significano garanzie per la collettività intera, soprattutto in tema di sicurezza alimentare, sicurezza ambientale e in termini di riduzione degli infortuni sul posto di lavoro“.