Se ne parla al Campus Angelini in Psichiatria

Allarme stalking: in Italia vittima
una persona su cinque

di oggisalute | 4 dicembre 2014 | pubblicato in Attualità
stalking

Quando fu trasformata in albero di alloro, non era la prima volta che Dafne tentava di fuggire l’amore di Apollo. Già l’antica mitologia ci forniva un esempio ante litteram dello stalking, comportamento patologico oggi protagonista di sempre più numerosi casi di cronaca. Secondo stime recenti, ne è vittima il 12% della popolazione, almeno una volta nella vita. In Italia, l’Osservatorio Nazionale Stalking ha calcolato che sia addirittura 1 persona su 5 a subire condotte di stalking. Del fenomeno – ancora in buona parte sommerso, perché molti casi non sono denunciati e spesso neanche riconosciuti – si stanno occupando 120 giovani specializzandiprovenienti dalle Scuole di Psichiatria di tutt’Italia, nella due-giorni di Campus Angelini, in corso oggi e domani a Roma, con il patrociniodella Società Italiana Psichiatria (SIP). Obiettivo: fornire agli psichiatri del futuro gli strumenti più appropriati per individuare e gestire quello che è diventato un problema sociale sempre più diffuso.

“Una fenomenologia complessa quella dello stalker, maschio in circa l’80% dei casi, sui 30 anni, con capacità intellettive nella media o anche più alte, un buon livello di istruzione e spesso una storia di delusioni sentimentali e disturbi psichiatrici alle spalle”, illustra la professoressa Liliana Dell’Osso, Direttore della Clinica Psichiatrica Università di Pisa e della relativa Scuola di specializzazione, oltre che Responsabile scientifica del Campus. “È importante sottolineare che non si tratta di una diagnosi specifica ma di un disturbo comportamentale che si traduce in tentativi ripetuti e persistenti di imporre contatti indesiderati e/o comunicazioni che inducono paura e sofferenza”.

“Quello che porta lo stalker ad attuare comportamenti persecutori è l’impossibilità di instaurare una vera relazione con il partner. In questo senso – prosegue la professoressa Dell’Osso – lo stalking può rappresentare una spia di unDisturbo dello Spettro Autistico Sottosoglia (DSAS), tema centrale del Campus Angelini di quest’anno. Si tratta di forme lievi o ‘latenti’ di autismo, non diagnosticate in età evolutiva, perché i soggetti hanno intelligenza normale o addirittura superiore alla media, ma che possono poi emergere nell’età adulta, complicandosi con disturbi d’ansia, dell’umore, ossessivi, psicotici o borderline. I DSAS si caratterizzano per la compromissione dell’interazione sociale: chi ne è affetto non riesce a capire le intenzioni altrui, non sa decodificare, intuire, comprendere, condividere pensieri, sentimenti, emozioni e vissuti del prossimo né tantomeno rispondervi in modo appropriato. Spesso i soggetti credono erroneamente di essere ricambiati. Indipendentemente dalla presenza o meno di stalking, le difficoltà di socializzazione, portano poi all’isolamento, alle fobie sociali, alla creazione di uno spazio creativo interiore e al ripiegamento in se stessi”.

Nato nel 2007, il Campus Angelini in Psichiatria giunge quest’anno alla sua ottava edizione. Si tratta di una due-giorni di formazione, durante la quale gli specializzandi affrontano le problematiche legate alla professione medica. A modalità di svolgimento più tradizionale, come seminari di approfondimento sull’argomento in oggetto, si alternano attività di gruppo volte a favorire l’interazione e il confronto tra i giovani medici, provenienti da realtà diverse e con eterogenei orientamenti scientifici. Durante i lavori, i discenti sono chiamati a risolvere dei casi clinici. Questa modalità didattica fa emergere alcune dinamiche legate al setting ospedaliero di un reparto di psichiatria e anche le dinamiche attraverso le quali un giovane specializzando affronta i suoi “primi pazienti”.

“Campus Angelini è un evento che rappresenta il punto di incontro tra Università mediche e privato farmaceutico, impegnati insieme per un comune obiettivo: la preparazione alla professione degli specializzandi, i medici del futuro”, dichiara Fabio De Luca, General Manager Divisione Pharmadi Angelini. “La prima edizione risale al 2003 ed è stata organizzata in Ginecologia. Da allora, questo format innovativo si è esteso anche ad altre aree di specializzazione, coinvolgendo quasi 3.000 giovani medici: Pediatria, Reumatologia, Psichiatria, Geriatria e Pronto Soccorso. Sin dall’inizio, abbiamo voluto puntare su un modello didattico non convenzionale, caratterizzato da forte interattività. Oggi siamo più che mai orgogliosi della strada percorsa ed entusiasti di continuare il cammino intrapreso, con l’ambizione per il futuro di creare una comunità viva, in cui lo scambio di esperienze faciliti l’accesso al mondo del lavoro, soprattutto in tempi così critici”.

“È importante – conclude la professoressa Dell’Osso –che la psichiatria sia abbastanza flessibile da tener conto della costante pressione derivante da un mondo in rapida evoluzione, che può influenzare l’individuo al punto da indurre disturbi mentali o, quantomeno, agire come fattore scatenante nei membri più vulnerabili della società. In futuro crescerà la domanda di interventi psichiatrici, che dovranno essere mirati, scientificamente fondati, sempre più etici e rispettosi dei diversi contesti culturali. Questo implica una maggiore flessibilità degli operatori psichiatrici, che dovranno essere pronti ad accettare, elaborare e, possibilmente, risolvere le sfide provenienti da un mondo che cambia”.

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