Cibo, allungare la vita degli alimenti freschi: ecco il progetto “Shelf-life”
Nuovi prodotti a base di frutta a shelf-life prolungata, procedure di coltivazione mai impiegate sino ad ora, miglioramento di alcune varietà di prodotti vegetali, messa a punto di sistemi di conservazione e impiego di packaging innovativi per frutta e verdura pronte al consumo, che ne allungano la vita sugli scaffali dei supermercati e delle cucine dei consumatori fino anche a 15 giorni.
Sono questi alcuni degli obiettivi raggiunti dal Distretto tecnologico Agrobiopesca attraverso il progetto “Innovazione tecnologica per migliorare la shelf-life di prodotti della filiera agroalimentare” (in breve “Shelf-life”) i cui risultati saranno presentati mercoledì 10 giugno, alle ore 9.30, presso il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università degli Studi di Catania, in via Valdisavoia, 5.
L’intervento di ricerca e di sviluppo da quasi 6 milioni di euro è stato reso possibile grazie al supporto economico del Miur-Ministero dell’Istruzione e della ricerca, e alle risorse messe in campo dagli Atenei di Catania e di Palermo, dal CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche, dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia e dal Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia; ma anche di 7 aziende dell’Isola che hanno deciso di investire nel progetto.
Tra gli obiettivi raggiunti, la riduzione del processo di imbrunimento (tipico dopo che il prodotto viene tagliato) degli alimenti “ready to use o ready to eat”, cioè pronti all’uso e al consumo diretto; ma anche l’impiego di packaging biodegradabile che aumenta la shelf-life di frutta e verdura fino a 15 giorni.