Si tratta di un prodotto ad azione rapida e di facile assunzione

Sesso, la “mentina dell’amore”: nuovo farmaco per la disfunzione erettile

di oggisalute | 25 maggio 2012 | pubblicato in Attualità
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Le partner esigenti causano ansia da prestazione al 50% degli italiani sotto i 40 anni, che per questo finiscono col “fare cilecca” sotto le lenzuola. Sono tre milioni i giovani maschi colpiti da disfuzione erettile, e il numero è in aumento secondo gli esperti riuniti a Taormina per il congresso congiunto della Sic (Società italiana della contraccezione) e della Fiss (Federazione italiana di sessuologia scientifica). Le difficoltà possono iniziare fin dai preliminari ma viene ora in soccorso un nuovo farmaco ad azione rapida, la “mentina dell’amore”.

La disfunzione erettile riguarda il 13% degli uomini tra i 40 e i 70 anni, ma uno su due ha fatto cilecca almeno una volta nella vita. Il 40% degli italiani pensano che questo disturbo colpisca solo i più anziani, ma non è vero. Dai dati risulta invece che “sono proprio gli uomini sotto i 40 anni ad avvertire la pressione maggiore da parte della compagna ad essere ‘l’uomo perfetto'”, spiega Bruno Giammusso, responsabile dell’unità operativa di Andrologia dell’ospedale Vittorio Emanuele di Catania, e sottolinea che “per motivi culturali, questa percentuale diminuisce con l’invecchiamento: tra i 60 e 75 anni scende al 33%”.

La “mentina dell’amore”, afferma Giammusso, è un prodotto che “si adatta perfettamente alle esigenze del maschio”, perche’ e’ “di rapida azione, discreto, si scioglie in bocca senz’acqua e restituisce fiducia alla performance a letto”. Si tratta, osserva Chiara Simonelli, psicosessuologa e presidente dell’European federation of sexology (Efs) di un “meccanismo psicologico molto semplice e universale.

Se l’uomo ‘scende in campo’ sicuro che in poche decine di minuti il farmaco sarà efficace, si puo’ concentrare su chi ha tra le braccia. Diventa, per cosi’ dire, un campione di petting”. In questa fase, infatti, aspettando che la molecola funzioni il maschio prolunga i preliminari e intanto si chiede quando il farmaco farà effetto.

Questa “ansia da prestazione ‘2.0’, anticipa e si somma a quella del rapporto vero e proprio”, dice la Simonelli, e nel 60% degli uomini che assumono farmaci per la disfunzione erettile si crea “un circolo vizioso che infrange quindi la figura del ‘maschio perfetto'”. Ma la “mentina dell’amore”, secondo la psicosessuologa “è in grado di riconsegnare agli italiani il piacere del preliminare”.

Il petting, ricorda il professore Salvatore Caruso, presidente Fiss, è “il reciproco accarezzarsi e abbracciarsi prima della penetrazione. Tutti sappiamo che è un tempo critico per il successo dell’atto sessuale. Ma noi clinici ce ne accorgiamo soprattutto nei tanti pazienti che assumono farmaci per l’erezione. Prima -afferma Caruso- erano numerosi quelli che si inventavano le scuse più fantasiose per non iniziare i preliminari, aspettando l’effetto farmacologico. Ora non è più così. L’uomo può abbandonarsi alla donna, sicuro che l’erezione arriverà in tempi brevi”.

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