Anticorruzione in sanità,
insediati i tavoli tecnici al Ministero
“Sulla rotazione degli incarichi e sulle nomine dei vertici delle aziende abbiamo fatto tutto quanto dovevamo, ma per combattere la corruzione e gli sprechi in sanità la battaglia resta durissima e troveremo il modo di rafforzare i controlli, anche preventivi. Mi aspetto molto dai tavoli tecnici che si sono insediati oggi per portare a termine la missione che si sono date Agenas, Anac e Ministero della Salute”.
Il ministro Beatrice Lorenzin commenta così l’insediamento dei tavoli tecnici che contribuiranno alla realizzazione di una sezione dedicata alla sanità all’interno del nuovo Piano Nazionale Anticorruzione (PNA).
“Nella legge Madia – prosegue la Lorenzin – abbiamo inserito le norme per selezionare in modo meritocratico e trasparente ai vertici delle aziende sanitarie manager indipendenti, che devono rispondere del loro operato in termini di risultato e obiettivi raggiunti. Stiamo procedendo per mettere in efficienza il sistema su tutto il territorio nazionale e combattere la corruzione . Dobbiamo recuperare le risorse che si perdono a causa della mala gestione e reinvestire ogni centesimo nei servizi per i cittadini. Per fare questo avevamo bisogno di dare impulso con nuove regole e un monitoraggio costante di tutte le attività e per questo ringrazio il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone e tutti gli autorevoli componenti dei tavoli tecnici per il fondamentale contributo reso”.
“I tavoli di lavoro – dichiara Francesco Bevere, direttore generale di Agenas – si occuperanno di cinque aspetti fondamentali: profilo del responsabile della prevenzione della corruzione in sanità e nomine; codice di comportamento sul tema del conflitto di interessi in sanità; acquisti in sanità; rotazione incarichi; rapporti contrattuali con il privato accreditato. Con il ministro Lorenzin – prosegue Bevere – ci siamo preoccupati del fenomeno degli sprechi e della corruzione in sanità fin dall’elaborazione del Patto per salute e il lavoro che oggi rilanciamo serve a concludere nel più breve tempo possibile l’impegno di verificare che ogni risorsa economica destinata alla sanità sia investita in personale, tecnologie, strutture, servizi per i cittadini. I continui allarmi lanciati negli anni dalla Corte dei Conti, che ha sottolineato a più riprese l’enormità delle somme dilapidate in corruzione e sprechi, non possono più rimanere inascoltati. Oggi apriamo questa fase nuova perché quel tipo di allarme si trasformi in opera di prevenzione, con un lavoro senza precedenti per il quale desidero ringraziare il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone e il consigliere Stefano Toschei. Le Regioni – conclude Bevere – saranno protagoniste nel processo di responsabilizzazione delle aziende sanitarie in tema di prevenzione della corruzione. Solo con una forte opera di prevenzione – conclude Bevere – possiamo eliminare quel paradosso che proprio a causa degli sprechi e della corruzione si verifica, e cioè che in certe regioni il cittadino spende di più per avere servizi peggiori”.
“L’Autorità Nazionale Anticorruzione crede fermamente nella collaborazione con il Ministero della Salute e l’Agenas. Si tratta di un’attività che impatta un settore importante della vita dei cittadini e merita, quindi, la massima attenzione – così Raffaele Cantone, presidente dell’Anac; l’obiettivo è quello di introdurre i giusti anticorpi per prevenire episodi di corruzione e malagestione della cosa pubblica. Intervenendo su tre settori specifici, e cioè acquisti, rotazione degli incarichi e contratti con i privati, e stabilendo regole certe – conclude Cantone – è possibile, in prospettiva, invertire la tendenza ed avviare un processo finalmente virtuoso”.
“Il Patto per la Salute deve essere strumento di garanzia della sostenibilità e di eticità del sistema sanitario nazionale – commenta Lucia Borsellino, coordinatrice per Agenas dei lavori dell’attuazione del protocollo d’intesa – a ciò concorrono certamente la lotta agli sprechi e la diffusione della cultura della responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche in sanità. A questo obiettivo strategico da oggi rispondiamo col Protocollo d’intesa tra Anac e Agenas per l’individuazione e la sperimentazione di modelli integrati di controllo interno per la promozione di comportamenti virtuosi, appropriati e corretti in ambito sanitario come condizione per la prevenzione anche di eventuali fenomeni di corruzione che possono annidarsi in questo settore a svantaggio dei cittadini. I lavori del Tavolo congiunto Ministero della Salute, Anac e Agenas, daranno impulso al raggiungimento di questo obiettivo, fornendo alle Regioni e al management delle aziende sanitarie tutti i possibili strumenti e modelli di riferimento per condividere un sistema di regole e procedure affinchè si rafforzi la trasparenza e la legalità all’interno dell’organizzazione sanitaria”.